04/04/2013
Lo scrittore Leonardo Sciascia è morto il 20 novembre 1989.
Il 26 giugno 1993 nella Biblioteca comunale di Palazzo Sormani a Milano nasceva l’associazione "Amici di Leonardo Sciascia". Un’aggregazione di lettori, come disse lo stesso scrittore siciliano, molto frequente in Francia ma più rara in Italia.
Per festeggiare il ventesimo anniversario della fondazione è stato organizzato un ciclo di incontri dove lettori sciasciani provenienti dal mondo della letteratura, della scienza e del diritto si confrontano presso la sede dello Studio legale La Scala (via Correggio, 43 a Milano) su vari argomenti, dal rapporto tra giustizia e verità alla ricerca scientifica prendendo spunto proprio dalle opere di Sciascia, il quale dopo l’esordio poetico virò verso «una materia saggistica che assume i modi del racconto», per usare le sue stesse parole, fino al grande successo de
Il giorno della civetta (1961) e l’analisi del fenomeno mafioso ne
Il contesto (1971). Le sue incursioni nel dibattito civile italiano si moltiplicarono negli anni Settanta attraverso articoli di giornale e soprattutto con il romanzo
L’affaire Moro (1978) sul sequestro del presidente democristiano da parte delle Brigate Rosse.
Ogni ospite è invitato a ricostruire la propria esperienza di lettore delle opere sciasciane, dialogando con un interlocutore che lo accompagna in questo percorso. Si comincia giovedì
4 aprile alle ore 18 con lo scrittore
Andrea Vitali che sarà intervistato da Mauro Novelli, docente di Letteratura contemporanea all’Università Statale di Milano. Vitali affiderà ad una lettera il compito di esprimere sensazioni, pensieri, interpretazioni scaturite dalla lettura di testi quali
L’Affaire Moro o
La Sicilia come metafora.
Il 18 aprile il magistrato
Erminio Amelio e
Guido Vitiello, docente di Sociologia alla Sapienza di Roma, prendendo spunto dal romanzo
Porte Aperte, discuteranno di Giustizia e Verità, tema dell’opera di Sciascia. Erminio Amelio è autore, tra gli altri, di un libro che narra la morte di Nicola Calipari, ucciso in Iraq mentre stava portando in salvo un ostaggio (
L'omicidio di Nicola Calipari, Rubbettino, 2012).
La ricostruzione della vicenda risponde ad un'esigenza di verità, là dove la giustizia è venuta meno a causa delle pressioni diplomatiche che hanno impedito la celebrazione di un regolare processo. Proprio su questo rapporto tra giustizia e verità si fonda il dialogo con il magistrato Amelio, lettore di Sciascia nonché consulente del fratello Gianni per la regia del film
Porte Aperte, tratto dall’omonimo romanzo dello scrittore di Racalmuto.
Si chiude lunedì, 29 aprile l’intervista del professore Bruno Pischedda all’astrofisico
Giovanni Bignami, Accademico dei Lincei e presidente del Comitato per la ricerca spaziale e dell’Istituto nazionale di astrofisica. Partendo dal romanzo di Sciascia
La scomparsa di Majorana, l
o scienziato proporrà un accostamento tra orizzonti umanistici propri dello scrittore e temi che riguardano la ricerca teorica e applicata.
Antonio Sanfrancesco