Un prete contro tutte le ideologie

Un romanzo dello sloveno Alojz Rebula ispirato alla figura storica di don Filip Torcelj, perseguitato dal nazismo e dal comunismo, ha vinto il Premio Mario Rigoni Stern.

30/03/2012
Alojz Rebula ha vinto il Premio Mario Rigoni Stern.
Alojz Rebula ha vinto il Premio Mario Rigoni Stern.

Un prete che per tutta la vita difese la dignità dell'uomo contro ogni tipo di ideologia. Florijan Burnik, protagonista del romanzo Notturno sull'Isonzo (San Paolo) vincitore del Premio Mario Rigoni Stern, è l'alter ego letterario di una sacerdote realmente esistito, don Filip Torcelj. A ripercorrerne la vicenda, in un testo in cui realtà storica e invenzione letteraria si intrecciano, è stato Alojz Rebula, uno dei massimi scrittori e intellettuali sloveni. La giuria del premio vi ha colto una profonda affinità e continuità con il messaggio dell'autore del Sergente nella neve, a cui è intitolato.

In Notturno sull'Isonzo Rebula riprende il ciclo di romanzi che hanno per protagonista un religioso
e si ispira a un parroco realmente esistito, don Filip Torcelj. Descrive la tragica parabola di don Florijan Burnik, prima confinato dal fascismo a Campobasso, poi rinchiuso dal nazionalsocialismo nel lager di Dachau, infine brutalmente assassinato dal comunismo. Attraverso la sua storia, Rebula tratteggia e recupera alla memoria altri sacerdoti e cittadini che hanno operato nel nome della libertà contro i totalitarismi del Novecento. Spicca, nel racconto, una costante tensione fra l'uomo e Dio, l'uomo e la Storia, fino all'ultima, sofferta riconciliazione interiore.

Filip Torcelj, il sacerdote a cui è ispirata la figura del prete di "Notturno sull'Isonzo".
Filip Torcelj, il sacerdote a cui è ispirata la figura del prete di "Notturno sull'Isonzo".

Notturno sull'Isonzo si pone quindi come un monito sempre attuale al superamento dei nazionalismi e delle ideologie che calpestano la dignità umana, di qualsiasi colore esse siano. «Costretto a predicare nel frastuono delle contrapposizioni politiche, fra isterici nazionalismi e vane forzature ideologiche», ha scritto Eraldo Affinati, membro della giuria del Premio Mario Rigoni Stern, «questo prete riesce a tenere accese insieme le luci di due candele: quella slovena e quella del Nuovo Testamento. Per farlo, deve praticare un cristianesimo che, invece di restare alla finestra, si sporca le mani con la vita».

Nato a San Pelagio, non lontano dall'attuale confine italo-sloveno, nel 1924, Alojz Rebula ha insegnato per molti anni nelle scuole superiori slovene di Trieste e ha pubblicato oltre quaranta romanzi, racconti e opere teatrali tradotti in più lingue. È stato insignito di importanti riconoscimenti  per la sua attività letteraria ed è considerato uno degli intellettuali cattolici sloveni più influenti del dopoguerra.

Il Premio Mario Rigoni Stern per la narrativa gli verrà conferito sabato 31 marzo
a Riva del Garda. Info: www.premiomariorigonistern.it

Paolo Perazzolo
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