I segreti di Renato Pozzetto

Intervista al popolare attore alla vigilia della sua partecipazione alla Milanesiana. «Racconterò di quando cominciammo a fare una cosa che non si faceva: il cabaret».

18/06/2013
Renato Pozzetto, compirà 73 anni il 14 luglio.
Renato Pozzetto, compirà 73 anni il 14 luglio.

Tra i quaranta appuntamenti che La Milanesiana, la rassegna di letteratura, musica, cinema, scienza, arte, filosofia e teatro ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, in calendario dal 19 giugno al 9 luglio, quello del 20 giugno avrà per protagonista Renato Pozzetto. Tema della nuova edizione: "Il segreto".

L'artista sarà infatti intervistato sul palcoscenico della Sala Buzzati della Fondazione Corriere della Sera, dalle 21, dal giornalista e critico cinematografico Maurizio Porro.

 Pozzetto, di cosa parlerà nell'incontro?

«Parleremo della mia carriera, degli amici, anche di quelli che se ne sono andati. Di quando iniziammo a fare una cosa che in Italia non esisteva, il cabaret, in un locale di Milano che si chiamava Derby. Le risorse a disposizione erano molto limitate, soprattutto per esordienti come Cochi Ponzoni, io, Lino Toffolo. Cochi e io guadagnavamo il minimo diviso due e in più ci occupavamo dell'ospitalità, cioè prendevamo in casa, quando venivano a Milano, Toffolo, Bruno Lauzi, Felice Andreasi».

Cosa pensa quando vede comici e attori che al cinema o in tv fanno “numeri” che già voi facevate all'epoca?

«Quella del cabaret demenziale fu una novità per tutti. Noi avemmo la fortuna di poter sperimentare, usare un linguaggio nuovo, un'ironia inedita, anche perché frequentavamo un ambiente artistico e culturale in cui c'erano figure come Lucio Fontana, Luciano Bianciardi, Dario Fo, Enzo Jannacci, Giorgio Gaber. Il fatto che poi siamo diventati dei punti di riferimento per i giovani è abbastanza normale. Ancora adesso incontro per strada dei ragazzi che conoscono i miei film per averli visti in Tv e mi ripetono le battute a memoria».

A proposito di film, lei ne ha girati tanti, alcuni anche da regista. Ce n'è qualcuno che le sta più a cuore?
«Nessuno in particolare. Riconosco che tanti hanno avuto successo, altrettanti un po' meno. Ammetto che tanti potevo non farli. Degli amici che citava prima, molti se ne sono andati, alcuni proprio quest'anno... Il tempo miete, noi siamo ancora qua, anche se è strano pensare che stiamo rimanendo in pochi. Di loro, come di un altro grande attore con cui ho lavorato, Marcello Mastroianni, voglio dire che più erano grandi, più erano modesti. Con loro ho condiviso non solo il lavoro, ma anche le emozioni, le vacanze, momenti di vita».

I suoi prossimi progetti?
«Nella prossima stagione andrà in onda su Raiuno Casa e bottega, una fiction con Anna Galiena e Nino Frassica che parla di un imprenditore alle prese con la crisi economica. Un progetto nato due anni fa e purtroppo ancora quanto mai attuale. Inoltre sto scrivendo la sceneggiatura per un'altra miniserie, sempre con Frassica».

DOVE&QUANDO
La Milanesiana, Milano, varie sedi, 40 appuntamanenti dal 19 giugno al 9 luglio.
Info: www.lamilanesiana.it

Carlo Faricciotti
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