Adesso il teatro apre gli occhi

Difesa della vita, il dominio dell'apparenza, il linguaggio dei giovani: "Tramedautore" testimonia come la drammaturgia sia tornata a occuparsi dei problemi reali.

19/09/2012
Lo spettacolo "La bambina che resta" di Gabriella Ghermandi.
Lo spettacolo "La bambina che resta" di Gabriella Ghermandi.

Il festival internazionale della nuova drammaturgia, curato da Outis in collaborazione con il Piccolo Teatro e l’Ute (Union des Théâtres de l’Europe), prende il nome di Trametissage e prevede spettacoli teatrali, incontri con artisti, proiezioni di video, racconti serali su autori contemporanei (Cerami, La Capria, Cappuccio), concerti e “aperitivi in bianco e nero”, esposizioni di abiti africani e di fotografie, affiancando la drammaturgia italiana contemporanea ai racconti delle donne africane.

«Nel concludere quest’anno il viaggio iniziato nel 2009 nel teatro africano Outis, punto di riferimento per la produzione teatrale contemporanea, torna in Italia, con la voglia di dimostrare che la nostra drammaturgia ha autori di alto livello, anche se poi il teatro non permette loro di emergere e di essere valorizzati come meriterebbero». Così Angela Calicchio, anima di Outis, presenta la nuova edizione del festival e prosegue: «La drammaturgia italiana di oggi tratta problemi del mondo contemporaneo, dopo essersi emancipata da una dimensione più intimista, guarda con occhi più lucidi il Paese in cui viviamo, poiché gli autori parlano di ciò che ci riguarda da vicino».

Angelo Longoni, che spesso si è occupato della realtà sociale,
come nel 1997 in Naja sulla difficile convivenza nelle caserme, ora in Vita propone il tema dell’eutanasia con la toccante interpretazione di Pamela Villoresi nei panni di una madre che vuole difendere la vita della figlia in coma in seguito a un incidente stradale (27 e 30 settembre). Frutto del lavoro iniziato nel 2008 è Satyricon, ideato e diretto da Massimo Verdastro, spinto dal desiderio di riproporre in chiave contemporanea l’opera dell’autore latino Petronio, attraverso i differenti stili di sei drammaturghi italiani (Antonio Tarantino, Marco Palladini, Letizia Russo, Magdalena Barile, Lina Prosa e Luca Scarlini) in scena in una maratona di quattro ore dal 21 al 23 settembre; per esempio l’attualizzazione riguarda l’episodio di Palladini ambientato in una borgata romana, in cui i giovani parlano con il linguaggio degli sms, mentre alla celebre “Cena di Trimalcione” sono invitati arricchiti senza nessuna cultura e star televisive.

Una scena di "Il martello del Diavolo".
Una scena di "Il martello del Diavolo".

Dalla commistione tra teatro di parola e immagini computerizzate nasce una nuova forma di drammaturgia, quella multimediale di Andrea Balzola che dimostra come teatro e nuove tecnologie oggi convivano armoniosamente in Racconti del Mandala, (24 settembre), sei storie collegate tra loro come in un mandala (dal sanscrito “cerchio sacro”). Per concludere la finestra sul teatro di oggi un omaggio di due giornate (28 e 29 settembre) al giornalista e drammaturgo prematuramente scomparso Remo Binosi con messinscene dei suoi testi (Il martello del Diavolo, La Regina Margò, La confessione).

Per chiudere lo sguardo del festival sull’Africa vengono ospitate per raccontare il dramma del Rwanda Marie Louise Niwemukobwe con Il Rwanda delle donne e Yolande Mukagasana, sopravvissuta al genocidio dei Tutsi del 1994 in cui ha perso tutta la sua famiglia, e che, grazie alla fede cattolica ha trovato la forza di testimoniare nello spettacolo del 1999 Rwanda 94 gli orrori a cui aveva assistito. Mentre per lo Zimbabwe viene proiettato il cortometraggio Kare kare Zvago e la mise en espace di She no longer weeps (Lei non piange più) della romanziera (nota per La nuova me), regista cinematografica e autrice teatrale, Tsitsi Dangarembga.

Si assiste anche a un concerto che fonde ritmi africani e sonorità jazz con il percussionista ugandese Herman Ssewayana e i Kora Beat (sabato 29) e al debutto di La bambina che resta, dal romanzo omonimo dell’artista italo-etiope Gabriella Ghermandi (30 settembre).

Dove e quando
TRAMETISSAGE-XII FESTIVAL TRAMEDAUTORE, Festival internazionale della nuova drammaturgia dal 21 al 30 settembre 2012, al Piccolo Teatro Grassi e Chiostro, Milano, via Rovello, 2. Info: tel. 848/80.03.04, 02/39.25.70.55, www.outis.it/trametissage

Albarosa Camaldo
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