21/09/2012
Una scena del "Paradiso" di Nekrosius con Dante e Beatrice (foto Tommy Ilai per Fondazione Teatro Comunale di Vicenza).
Davvero un'apertura celestiale per il 65° ciclo di spettacoli classici del magnifico Teatro Olimpico di Vicenza: il maestro della scena contemporanea Eimuntas Nekrosius porterà in scena in prima mondiale il suo Paradiso, dopo aver rappresentato la prima parte del poema dantesco in primavera. Per Nekrosius, che della rassegna vicentina è direttore artistico, descrive l'eterna e infinita lotta e vocazione dell'uomo: vincere la forza di resistenza - ovvero tutto ciò che ci impedisce di diventare compitamente uomini - per elevarsi. Ciò è possibile attraverso le relazioni (di qui la centralità del rapporto fra Dante e Beatrice), le tematiche sviscerate nel poema e il processo creativo dell'opera stessa. Gli attori della compagnia di Vilnius, Meno Fortas, saranno in scena da oggi al 25 settembre.
Se è inevitabile che il Paradiso di Nekrosius attiri l'attenzione, il ciclo olimpico offre molto altro. Sabato 29 settembre Anita Caprioli è Antigone, nella versione contemporanea della tragedia antica della scrittrice scozzese Ali Smith intitolata La storia di Antigone. Favola in musica per cornacchie, cani selvatici, maledizioni, tiranni, sepolcri & fanciulle in fiore. Regia di Roberto Tarasco.
Il 6 e il 7 ottobre è la volta di MeDea, lettura-concerto della palermitana Emma Dante. Protagonista Elena Borgogni. Il 12 e il 13 ottobre tocca a Fedra. An impression di Jean racine, un progetto dell'attore Tauras Cizas, braccio destro di Nekrosius.
Anita Caprioli sarà Antigone all'Olimpico di Vicenza.
Frutto del laboratorio che il maestro lituano condurrà dal 14 al 21 ottobre con un gruppo di attori italiani di cinema e televisione, il 20 e il 21 ottobre saranno in scena Lettere a Lucilio di Seneca. Chiude il ciclo Caligula di Albert Camus, realizzato da Nekrosius con il Teatro delle nazioni di Mosca (26 e 27 ottobre).
Nekrosius ha accolto con gioia la sfida lanciatagli del teatro palladiano, decidendo di chiamare il suo progetto complessivo Hoc Opus Hic Labor Est, affascinato dall'epigrafe presente nel pannnello centrale del proscenio, tratta dall'Eneide di Virgilio. L'incrocio di tanta bellezza e talento visivo promette grandi risultati.
Info e biglietti: www.tcvi.it
Paolo Perazzolo