14/10/2012
L'architetto Aldo Rossi. Courtesy Fondazone Aldo Rossi.
Acquerelli, collage, disegni, che costituivano il laboratorio di riflessione di Aldo Rossi (1931-1997), architetto delle città ideali, sono esposti a Milano da Antonia Jannone (Corso Garibaldi 125) fino al 31 ottobre. "Aldo Rossi. Disegni 1980-1996": circa 20 opere proprio di quella stagione matura mostrano l’origine di edifici famosi, come la scuola di Cantù (1986-1994), il palazzo dello sport di Milano, il centro commerciale Letzipolis di Zurigo.
Il suo successo è stato sancito nel 1990 dall’ambito Pritzker Price, la più evidente testimonianza dell’enorme eco suscitata in Europa e in America dalla sua originale figura di teorico e di architetto. Basti pensare che anche i suoi schizzi e i suoi appunti di studio negli Stati Uniti sono ricercatissimi dagli addetti ai lavori nonostante il suo modo di disegnare appena abbozzato. Lui stesso ogni tanto ricordava quando studente universitario al Politecnico di Milano veniva ripreso dai professori per quel suo modo grezzo di disegnare.
Nei suoi progetti rivive lo spirito lombardo con i segni di un territorio che per lui si identificava con le grandi nebbie padane, ma anche il tessuto minuto delle antiche corti ed edifici milanesi. Molti dei milanesi, comunque, non hanno mai amato la sua architettura, come il monumento al presidente Sandro Pertini, simbolo di un'estetica nuova.
Ginevra Petrolo