18/08/2011
Gianni Morandi sul palco del teatro Ariston durante la 61a edizione del Festival della canzone italiana, nel febbraio 2011.
Si dice che la strada che conduce all’inferno sia lastricata di buone intenzioni: non è provato ma quello che sta accadendo in Rai sembra confermarlo. Lorenza Lei, risoluta Direttore generale dell’azienda di Viale Mazzini, aveva affermato che la Rai deve sfruttare tutte le proprie risorse prima di avvalersi di collaboratori esterni, e in parte c’è riuscita.
Ha riconfermato, assicurandole la sacrosanta copertura assicurativa, la trasmissione di Milena Gabanelli “Report”, mantenendo in palinsesto un prezioso appuntamento con l’informazione indipendente; ha rinnovato il contratto a Serena Dandini, titolare del perdibile varietà “Parla con me”, che probabilmente cambierà format; ha accettato di dividere le prestazioni di Fabio Fazio con La 7, pur di riuscire a tenersi stretto l’avido savonese che a maggio proprio sulla 7 rifarà coppia con Roberto Saviano in un simil “Vieni via con me”.
Ma sul Festival di Sanremo proprio non l’ha spuntata e ha dovuto cederne il coordinamento a Lucio Presta che riproporrà al suo fianco il raccomandatissimo direttore artistico Gianmarco Mazzi per arrivare a un compromesso che dovrebbe vedere sul Palco dell’Ariston di nuovo Gianni Morandi, forse accompagnato da Antonella Clerici.
Antonella Clerici e Gianni Morandi
Ma andrà davvero in porto l’accoppiata più nazional popolare della TV? Antonella, in verità, di solito preferisce presentare da sola, e in questo l’appoggia Bibi Ballandi, il suo agente storico che è anche il produttore di “Ti lascio una canzone”, in onda da settembre, la coppia d’oro della TV, potrebbero indurre Ballandi, che ne è anche l’agente, a insistere sul binomio che negli ultimi due anni ha fatto il record di ascolti.
In questo caso tutti contenti, con una Antonella Clerici che diverrebbe la “signora e padrona” della Rai prossima ventura, visto che tornerà a condurre “Ti lascio una canzone” ma anche “La prova del cuoco”, la trasmissione gastronomica del mezzodì. Infatti - è ormai ufficiale - la Rai ha deciso di abbinare a piatti e fornelli la Lotteria Italia, quella che si conclude la sera del 6 gennaio, ma che da anni ormai soffre di una crisi che appare incurabile. Negli ultimi due anni, infatti, la vendita dei biglietti si è ridotta quasi del 50 per cento, riducendo i tagliandi da 18 milioni a poco più di nove e mezzo.
Con Antonella la Lotteria avrebbe così una visibilità quotidiana collaudata da una trasmissione di successo e una qualche probabilità di tonare a interessare gli italiani. Di conseguenza l’alleanza forzata o no tra Ballandi e Presta darebbe al prossimo Festival un cast di tutto rispetto, visto che i due controllano almeno la metà del modo dello spettacolo. Intanto da ottobre è confermato il passaggio di Paolo Ruffini, ormai ex direttore di Raitre alla direzione de La 7.
A giugno l’amministratore delegato de La 7 Giovanni Stella, quando sembrava che mezza Rai, Santoro in testa, passasse alla rete di TIM, dichiarò: «Se i macachi mi cadono addosso io li raccolgo». Non ha raccolto Michele Santoro, sì è preso solo un pezzo di Fazio e adesso è l’ora di Paolo Ruffini. Più che prezioso valore aggiunto ma anche la premessa-promessa che altri “macachi”, prima o poi cadranno nella rete della terza forza della nostra Tv.
Gigi Vesigna