Branciaroli diventa Stalin

Il grande attore porta in scena una nuova sfida: interpretare il dittatore impegnato a difendersi in un processo, partendo da un testo di Eugenio Corti del 1962.

20/06/2011
Branciaroli nei panni di Stalin.
Branciaroli nei panni di Stalin.

   Franco Branciaroli si accinge a un’altra sfida, interpretare il discusso personaggio nella tragedia Processo e morte di Stalin, scritta nel 1962 da Eugenio Corti, noto per il romanzo Il cavallo rosso, tradotto in molte lingue. Messo in scena integralmente per la prima volta in Italia, dopo anni dalla stesura, per festeggiare i novant’anni dell’autore, il testo già rappresentato in Polonia e in altri paesi dell’Est in modo clandestino, «caratterizza», racconta Branciaroli, «il protagonista come un tragico eroe shakespeariano che difende, con prepotenza, il suo operato in un vero e proprio processo con i membri del Politburo».

   «Con la mia interpretazione», continua l'attore, «evidenzio in modo stringente che Stalin ha applicato alla lettera i dettami di Lenin così da spiazzare i suoi compagni e da diventare quasi una vittima del sistema. Kruscev gli suggerisce un escamotage dialettico efficace dal punto di vista teatrale: Stalin deve dichiarare spontaneamente i suoi crimini, così da evitare di essere accusato di omicidio. Inoltre, sottolineo come la morte stessa di Stalin sembri provocata da un ictus indotto per evitare la condanna. Emerge la figura non di un pazzo sanguinario sul quale addossare le colpe, ma di un uomo che sosteneva un’ideologia diffusa: viene pertanto chiarificata la sua posizione se non riabilitata».

  

Branciaroli durante le prove.
Branciaroli durante le prove.

Particolarità dello spettacolo è anche l’introduzione di un coro, su modello del teatro greco, che incarna contadini, guardie e altri abitanti, interpretato da ventisette ragazzi delle scuole superiori della Brianza che si sono preparati insieme agli attori in una singolare esperienza. Il prossimo impegno di Branciaroli, a novembre 2011, come neodirettore artistico del Teatro stabile di Brescia, sarà un testo completamente diverso, ambientato dietro le quinte del mondo del teatro, Servo di scena di Ronald Harwood.

Dove & quando
PROCESSO E MORTE DI STALIN, di Eugenio Corti. Regia di Andrea Maria Carabelli. Musiche di Alessandro Nidi. Con Franco Branciaroli e altri attori. Produzione Teatro de Gli Incamminati. Al Teatro Manzoni di Monza dal 24 al 26 giugno e poi in tournée. Info: tel. 039/38.65.00; www.teatromanzonimonza.it; Teatro de Gli Incamminati, tel. 02/45.47.07.42, www.incamminati.it

Albarosa Camaldo
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