03/01/2012
Checco Zalone.
Che sia un buon 2012 per tutti, ma specialmente per
il cinema italiano! Ce n’è davvero bisogno perché, dopo un 2010 che aveva fatto
esultare per incrementi record sia in
termini d’incassi che di biglietti venduti (oltre 100 milioni, soglia
psicologica che non veniva superata da almeno vent’anni), l’anno appena
trascorso ha lanciato segnali contrastanti e rischia di far registrare una
preoccupante inversione di tendenza.
Certo, le giustificazioni non mancano: la
mancanza di un titolo di eccezionale traino come due anni fa era stato Avatar;
l’aggravarsi della crisi economica che ha indotto le famiglie a ridurre le
spese ritenute meno necessarie, in primis quelle per il divertimento; un
calendario insolitamente infelice che ha fatto cadere la maggior parte delle
festività del 2011 proprio nei fine settimana, a partire da quelle di
Natale e Capodanno, giornate tradizionalmente preziose per i bilanci delle
nostre sale cinematografiche.
Pur
tenendo conto di questi elementi, appare comunque chiaro che il mercato
italiano attraversa una fase di contrazione. Se infatti un anno fa al fenomeno
americano di Avatar avevano fatto da contraltare i successi tutti
italiani di Checco Zalone (Che bella giornata!), Aldo Giovanni e Giacomo
(La banda dei Babbi Natale), Antonio Albanese (Qualunquemente) e
Paolo Genovese (Immaturi), nel 2011 le tradizionali pellicole panettone
non sono riuscite a lievitare al botteghino: deludenti Vacanze di Natale a
Cortina di Neri Parenti e Finalmente la felicità di Leonardo
Pieraccioni.
A ciò si aggiungano i risultati non eccelsi dei titoli stranieri
(bene solo il cartoon Il gatto con gli stivali, Le idi di marzo di
George Clooney, Sherlock Holmes: gioco di ombre di Guy Ritchie e Capodanno
a New York di Garry Marshall) ed ecco spiegato quel – 7% fatto registrare
a dicembre, sia d’incassi che di biglietti strappati, che dà un tono ancor più
cupo al rosso dei conti 2011 rispetto a quelli 2010.
Claudio Bisio e Alessandro Siani, protagonisti di "Benvenuti al Nord".
LA CONTROFFENSIVA DEGLI ITALIANI
In un mercato in
contrazione, l’offerta dell’industria cinematografica italiana ha retto
attestandosi attorno al 38%, ma il calo in valori assoluti c’è stato. E
il
taglio ai finanziamenti conseguente alla riduzione del FUS (Fondo
Unico
dello Spettacolo) nonché il persistere della crisi economica, che grava
soprattutto sui bilanci delle famiglie, non lasciano presagire nulla di
buono
per il 2012.
Non ci
si consoli poi pensando che la crisi affligga tutta l’Europa. In Francia,
infatti, il cinema ha fatto registrare nel 2011 una crescita per il
quarto anno
consecutivo: circa 210 milioni di biglietti staccati con un incremento
di oltre
il 2%. Vero è che il “fenomeno cinema” Oltralpe ha da sempre dimensione
doppia
rispetto alla nostra (pur in sostanziale parità di popolazione) ma
stride quel
segno più a paragone con il nostro meno.
A
nostro conforto c’è da sottolineare che, in queste prime settimane del
2012,
sarà proprio il cinema italiano a lanciare la controffensiva con una
serie di
titoli di richiamo per il grande pubblico. Si comincerà con due sequel
davvero
attesi: Immaturi- Il viaggio di Paolo Genovese (stesso cast del primo
fortunato capitolo) e Benvenuti al Nord di Luca Miniero (ancora con
Claudio Bisio, Alessandro Siani, Angela Finoccharo, Valentina Lodovini più
la
new-entry di Paolo Rossi). A fine febbraio sarà quindi la volta di un
pezzo da
novanta come Carlo Verdone: il suo Posti in piedi in Paradiso si
annuncia come una scommessa riuscita, l’ennesima.
Personalmente, non ci
attendiamo molto da Com’è bello far l’amore di Fausto Brizzi e Buona
giornata dei fratelli Vanzina, mentre potrebbero rivelarsi delle
piacevoli
sorprese sia E’ nata una star? con l’inedita coppia Rocco Papaleo e
Luciana Littizzetto sia Ti stimo fratello, debutto sul grande schermo di
quel Giovanni Vernia rivelatosi come
comico nella fucina di Zelig.
Uma Thurtman, protagonista di "Playing the Fieldf", il nuovo film "americano" di Gabriele Muccino.
IL RITORNO DEGLI IMPEGNATI
Ma non ci sarà soltanto la commedia, per
fortuna, a tenere alta la nostra bandiera. Gli esercenti delle sale si
sono già
prenotati a frotte per poter programmare Magnifica presenza di Ferzan
Ozpetek (con Elio Germano, Margherita Buy, Beppe Fiorello e Vittoria
Puccini); Il
comandante e la cicogna di Silvio Soldini (nel cast Valerio Mastandrea,
Alba Rohrwacher, Giuseppe Battiston, Luca Zingaretti); Venuto al mondo
di
Sergio Castellitto con la immancabile musa Penelope Cruz; Romanzo di una
strage che l’impegnato Marco Tullio Giordana ha girato sull’attentato
del
dicembre 1969 alla Banca Nazionale dell’Agricoltura di Piazza Fontana
(con
Pierfrancesco Favino, Laura Chiatti e Luigi Lo Cascio); Diaz che Daniele
Vicari ha filmato ispirandosi ai drammatici fatti polizieschi che
seguirono gli
scontri scoppiati attorno al G8 di Genova (protagonista ancora Elio
Germano).
Su tutti spiccano però quattro titoli che potrebbero dare nel 2012 sia
un’impronta colta sia i milioni di euro al botteghino che tanto servono
all’industria cinematografica italiana. Si tratta del ritorno dietro la
cinepresa del grande Bernardo
Bertolucci, dopo anni di silenzio e di malattia, con l’intimista Io e
te. Non meno atteso Big House con cui Matteo Garrone vorrebbe
voltare pagina dopo i fasti anche internazionali di Gomorra.
Spazio
quindi al nuovo film “americano” di Gabriele Muccino: nel cast di
Playing
the Field ci sono Gerad Butler, Uma Thurman, Jessica Biel, Dennis
Quaid e
Catherine Zeta-Jones. Infine, è previsto per il prossimo Natale il terzo
capitolo della dorata collaborazione tra Checco Zalone e il
regista
Gennaro
Nunziante. Riusciranno a non tradire le attese?
Un'immagine da "Gladiatori di Roma" di Iginio Straffi.
CON I "CARTONI" SORRISI PER TUTTI
Anche
il cinema straniero parte alla grande nelle prime settimane del 2012.
Dopo le
critiche entusiastiche riscosse all’ultima Mostra di Venezia, gli amanti
del
giallo potranno finalmente vedere la nuova versione de La talpa, che il
danese Tomas Alfredson ha tratto dal best-seller di John Le Carré con un
cast
stellare (Colin Firth, John Hurt, Gary Oldman, Ciaràn Hind). Chi
preferisce
invece i thriller tutti azione e adrenalina potrà presto lustrarsi gli
occhi
con Mission Impossibile 4 - Protocollo fantasma con Tom Cruise cui
seguiranno Millennium - Uomini che odiano le donne, remake del successo
europeo firmato da David Fincher (con Daniel Craig e Rooney Mara) e The
Bourne Legacy con lo scatenato Matt Damon.
Nel filone drammatico c’è
molta
attesa per titoli come War Horse di Steven Spielberg, L’arte di
vincere con Brad Pitt, Molto forte incredibilmente vicino con Tom
Hanks, La mia vita è uno zoo con Scarlett Johansson e ancora Matt Damon,
Le eredi di Alexander Payne con un convincente George Clooney, Young
Adult di Jason Reitman
con una sempre più brava Charlize Theron.
Non meno allettanti però i
film
destinati al pubblico più giovane: oltre a Brave, nuovo capolavoro della
Pixar, ci sarà da ridere con Madagascar
3 e L’era glaciale 4. Outsider un cartone italiano tutto in digitale,
Gladiatori di Roma, firmato da quell’Iginio Straffi già papà delle
fenomenali Winx.
Sorrisi e divertimento assicurati anche con due
pellicole che,
seppure con attori in carne e ossa, faranno il verso a Biancaneve, uno
dei più celebri e amati cartoni della Disney: protagonista di una Snow
White
leggiadra sarà Julia Roberts mentre assai più vivace si annuncia la
versione che dello stesso personaggio darà Charlize Theron in
Biancaneve e il cacciatore. Titolo rivelazione per
grandi e piccini sarà però Hugo Cabret, spettacolare ed elegantissimo
omaggio che Martin Scorsese rende al cinema del pioniere Meliès con
un’avventura girata tutta in 3D.
Come
sempre difficile azzeccare quale potrà essere il titolo migliore della
nuova
stagione cinematografica. Possiamo almeno, però, fare una personalissima
previsione da grandi appassionati del cinema e affezionati spettatori:
se Woody
Allen riuscirà a confermare lo stato di grazia ritrovato con Midnight in
Paris, il suo Nero Fiddled (interamente girato a Roma e ad essa
dedicato) potrebbe essere davvero il film da non perdere nel 2012.
Maurizio Turrioni