15/11/2012
Enrico Lo Verso (a sinistra) ed Erri De Luca in una scena di "Il turno di notte lo fanno lo stelle".
Mentre continua la passerella al Festival del cinema di Roma, con i film in concorso e le interviste alle star, vale la pena non lasciarsi sfuggire due piccole-grandi produzioni presentate nei giorni scorsi, che non hanno goduto della luce dei riflettori, ma si segnalano per l'impegno sociale e i valori umani messi in scena.
Il turno di notte lo fanno le stelle è il titolo poetico di un cortometraggio (23 minuti) scritto da Erri De Luca, girato da Edoardo Ponti e interpretato da una Nastassja Kinski più vera che mai, un intenso Enrico Lo Verso e un Julian Sands ben calato nel ruolo. È la storia di un uomo e una donna che si sono conosciuti in ospedale, nel reparto di terapia intensiva, lui per ricevere un cuore nuovo, donato da una ragazza, lei per un intervento a cuore aperto. I due si sono promessi una scalata sulle Dolomiti, per celebrare il "secondo tempo" della loro vita. E così faranno, quasi adempiendo un voto.
Una riflessione quasi struggente sul tema del dono, come ben spiega lo stesso Erri De Luca in un documentario che è stato inserito nel cofanetto pubblicato da Feltrinelli Le Nuvole (libro + Dvd) con il titolo del cortometraggio. Il protagonista maschile vive grazie al dono di una ragazza, il suo cuore batte dei suoi battiti. La protagonista femminile scopre una nuova, forse insperata, sicuramente non scontata fase dell'esistenza, un nuovo tempo che le viene regalato. Lo scrittore incontra e dà voce ad alcune persone che hanno incarnato, con le loro scelte, questa economia sovversiva, ad esempio quelle che hanno donato il midollo osseo. Il turno di notte lo fanno le stelle si rivela così come un prezioso strumento per chiunque - da solo, in coppia, nelle associazioni, nelle istituzioni sanitarie - voglia riflettere sulla gratuità, l'altruismo, la solidarietà.
Un'immagine di "Italian Movies".
L'altro film da tenere d'occhio è Italian Movies di Matteo Pellegrini. Racconta di otto immigrati che, di notte, fanno le pulizie in un'emittente televisiva dove si sta producendo una famosa telenovela. Trovata aperta la porta dove vengono custodite le telecamere, a uno di loro viene in mente di usarle per girare il filmino di matrimonio di un amico. L'idea ha successo, e viene replicata più volte. Dopo le cerimonie, un'altra idea: utilizzare gli studi per descrivere le vite reali delle persone e farle conoscere ai loro familiari che vivono lontano...
Evidente l'intenzione del film, interpretato in buona parte da immigrati, con la partecipazione straordinaria di Filippo Timi, di contrapporre la vita reale di questa piccola comunità di extracomunitari alla vita fittizia che va in scena ogni sera nella telenovela. Dove sta la realtà? E la verità? Un film a tratti anche divertente, ricco di stimoli e di spunti.
La produzione del film è una storia nella storia: ha visto infatti l'intervento di ExtraBanca, il primo istituto di credito nato e pensato per gli stranieri.
Paolo Perazzolo