28/03/2012
Negli ultimi giorni la Tv si è data da fare per fornire ai cronisti curiosità e misfatti: domenica pomeriggio ha dato inizio al minuetto la trasmissione ex cult Quelli che il calcio condotta da una sempre più nervosa (e meno informata) Vittoria Cabello che ha preso il posto di Simona Ventura (2001-2011) a sua volta subentrata a Fabio Fazio, primo conduttore dal 1993 al 2001. Bene, ospite della puntata era addirittura Dario Fo, premio Nobel, grande istrione, pimpante ottantaseienne, venuto a presentare Lazzi, sberleffi, dipinti, una mostra di oltre quattrocento dipinti, collage, pupazzi e burattini aperta al Palazzo Reale di Milano sino al 3 giugno.
Fabio Fazio con Fabio Capello a "Che tempo che fa" (foto del servizio: Ansa).
Evidentemente gli autori della trasmissione non conoscono la sua storia. Non avrebbero infatti perso l’occasione di chiedere a Dario Fo come mai avesse rifiutato, nel 1993, di condurre lui la trasmissione. L’idea era venuta ad Angelo Guglielmi, direttore di Raitre, che ne parlò con Marino Bartoletti, che si dice sia stato l’inventore della trasmissione e, forse per riparare al torto di non averlo coinvolto, è così spesso ospite in trasmissioni di ogni genere. Nonostante l’insistenza Dario fu irremovibile, La proposta fu girata, ancora senza successo a Zuzzurro e Gaspare e così nacque la fortuna di Fazio, nato addirittura come imitatore in una trasmissione di Loretta Goggi.
In Quelli che il calcio ci sono quasi sempre stati degli imitatori: in questa edizione una di loro si chiama Virginia Raffaele, ha trentadue anni e qui ci diverte trasformandosi negli Avatar di Ornella Vanoni e di Belen Rodriguez. Virginia ha nel suo curriculum un po’ tutto il percorso di un’attrice. Dalle Nuvole di Aristofane a teatro, alle fiction come Il Maresciallo Rocca, al cinema con Romanzo Criminale, ed è anche stata compagna di viaggio della Gialappa’s in Mai dire grande fratello. Un talento naturale che, mi raccontano, non rilascia interviste perché il suo agente, il solito riluttante Beppe Caschetto, la centellina con la scusa che, per ora deve solo realizzare una non meglio identificata “esclusiva”.
Intanto la Cabello è furibonda perché Rocco Papaleo e Luciana Litizzetto, protagonisti del film E’ nata una star? prodotto proprio da Caschetto (meglio non dare giudizi tanto l’hanno già fatto i critici specializzati) sono stati ospiti prima di Fazio su Raidue e poi di Lilli Gruber su La 7. E qui finisce il pomeriggio di domenica su Raidue: in prima serata, su Raiuno, va in onda, con la conclusione il lunedì, la fiction Barbarossa, fortemente voluta dalla Lega: nell'uscita al cinema ha incassato meno di un milione di euro ma tra Rai e Raifiction si sono divisi il costo di 6milioni e 700 mila euro.
Grandi attori come Rutger Hauer, splendido in La leggenda del santo
bevitore di Ermanno Olmi, ricostruzione fastose e in un cameo persino
il Senatur nei panni di un nobile milanese. Flop al cinema e altrettanto
in TV: la prima puntata è stata vista da 3 milioni 559 mila spettatori
non riuscendo a piazzarsi tra i primi quattro posti dell’Auditel ( e
aveva come avversario un sempre più spento Grande Fratello) mentre la
seconda, lunedì ne ha raccolti tre milioni 723 mila, sconfitta
dall’ultima puntata di Panariello non esiste, che ha sfiorato i 4
milioni e mezzo. Per la cronaca, comunque, la Rai fa sapere che Barbarossa è stata la fiction più venduta all’estero e ne prendiamo
atto.
A proposito dello show di Panariello, l’ultima puntata è stata lanciata annunciando il ritorno di Raffaella Carrà in TV. Tutto vero, peccato che la Raffa nazionale, abbia fatto una breve apparizione iniziale con il padrone di casa e Renato Zero promettendo un successivo sketch con Giorgio. Il che è avvenuto a notte fonda con la Carrà semovente con Panariello ed altri ballerini che hanno brevemente proposto il successo dei Village People YMCA. Tutto qui? Si, nonostante un cachet elevatissimo. Raffa non è cambiata. Almeno nelle quotazioni di ex regina della TV. E presto, si dice, tornerà su Raiuno. Inutile scoprire come e quando.
Gigi Vesigna