08/03/2013
Quando si parla di donne e della condizione femminile il rischio della retorica è in agguato, quasi ineludibile. Nel giorno delle Festa delle donne, poi, il rischio diventa una minaccia inaggirabile. Come parlare delle donne, allora, senza cadere in luoghi comuni e cliché fastidiosi? Una possibilità sta nel dare la parola alle interessate, creare la situazione affinché non si discuta su di loro, ma siano loro a parlare di sé stesse. Obiettivo raggiungibile in diversi modi, fra i quali quello di affidarsi all'eloquenza delle immagini create dalle donne o a loro dedicate. Ecco un breve percorso fra queste "icone femminili", composto attraverso fotografie e opere d'arte esposte in questi giorni.
Vi si possono rintracciare diverse suggestioni non scontate, piccole-grandi verità da accogliere. Ad esempio, è certo che la celebrazione della bellezza femminile nell'arte non avrà mai fine, durerà quanto la storia dell'umanità. E poi bisognerà prima o poi capire che è riduttivo e ingiusto ridurre l'universo femminile a un'unica idea, un'unica categoria, un'unica immagine: il percorso si snoda attraverso visioni classiche e moderne, prevedibili e originali, divertenti e riflessive. Perché la donna è tutto questo.
Paolo Perazzolo