Firenze-Mosca, scambio di capolavori

Tre preziose icone sono arrivate al Battistero, tornando così in una chiesa per la prima volta dal 1917, mentre due opere di Giotto sono approdate nella capitale russa.

15/01/2012
La prima delle tre icone russe in mostra al Battistero di Firenze: "Madre di Dio Odighitria".
La prima delle tre icone russe in mostra al Battistero di Firenze: "Madre di Dio Odighitria".

Se vi trovate a Firenze o avete la possibilità di andarci da qui al 19 marzo, dovreste inserire nel vostro programma una visita al Battistero. In questo straordinario scrigno architettonico sono infatti custodite e proposte alla devozione tre preziose e splendide icone russe, che, dopo essere state portate in un museo in seguito alla Rivoluzione del 1917, non sono mai tornate in una Chiesa. Tocca dunque a Firenze e al suo Battistero l'onore di accogliere nuovamente le tre opere in un luogo sacro.

La prima delle tre icone è la maestosa Madre di Dio Odighitria, realizzata alla fine del XIII secolo a Pskov, uno dei centri artistici della Russia antica. La seconda è l'Ascensione, risalente al 1408, parte dell'iconostasi della cattedrale della Dormizione della città di Vladimir e legata alla produzione del maggior pittore di icone della tradizione russa, il santo monaco Andrej Rublev. Infine, l'icona della Crocifissione, splendida per la bellezza della resa artistica del contenuto teologico, eseguita da Dionisij nel 1500.

L'icona "Ascensione" del 1408, prodotta dal maestro Andrej Rublev.
L'icona "Ascensione" del 1408, prodotta dal maestro Andrej Rublev.

Un simile dono non poteva certo non essere contraccambiato. E infatti a Mosca, sempre fino al 19 marzo, alla Galleria statale Tretyakov, casa abituale delle tre icone, sono esposte per la prima volta due grandi opere di Giotto e della sua bottega, provenienti dall'Opera di santa Maria del Fiore di Firenze: la Madonna col bambino del 1280-90, capolavoro del primo periodo del genio, e il Polittico di santa Reparata, un doppio pentittico per altare, dipinto su entrambi i lati, realizzato verso il 1305.

In Christo / Bo Xructe è il titolo di questa doppia straordinaria ostensione, uno scambio di capolavori nel nome dell'arte e della fede. L'idea è nata nell'ambito dell'Anno della cultura italiana in Russia e russa in Italia e vuole esprimere un gesto di comunione  e di testimonianza dell'affinità tra due culture che si sono sviluppate a partire dalla comune eredità bizantina, percorrendo poi, nel corso dei secoli, strade diverse.

L'icona "Crocifissione", realizzata da Dionisij nel 1500.
L'icona "Crocifissione", realizzata da Dionisij nel 1500.

In Italia è stato scelto il Battistero di Firenze, luogo sacro ma anche tempio di bellezza: le tre icone, espressione fedele della spiritualità russa, sono esposte sotto lo splendido mosaico del Pantrokator, documento della dottrina ortodossa della contemplazione. Per celebrare il valore di questo scambio sarà pubblicata un'opera, in italiano e russo, a cura dell'Enciclopedia Treccani. Il progetto è organizzato dalla Fondazione per le scienze religiose Giovanni XXIII di Bologna.

DOVE & QUANDO
In Christo luce / Bo Xructe, Firenze, Battistero, fino al 19 marzo. Dal lunedì al sabato dalle 12 alle 19, la domenica e il primo sabato del mese dalle 8.30 alle 14. Info: tel. 055/23.02.885

Paolo Perazzolo
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