20/12/2011
Franco Nero nel film "Sant'Agostino".
Gestito da Livia Pomodoro, presidente del Tribunale di Milano, lo Spazio Teatro NO’HMA, dedicato alla drammaturga e attrice prematuramente scomparsa Teresa Pomodoro, è da anni una realtà attiva a Milano, che richiama sempre l’attenzione di numerosi spettatori. Il 22 dicembre NO’HMA organizza una serata speciale nell’eccezionale cornice della Basilica di Sant’Ambrogio: Un dono alla città di Milano: dagli scritti di Sant’Agostino, migrante per fede, con la regia di Charlie Owens, le musiche eseguite dal vivo dalla Jamal Ouassini Ensemble, e protagonista assoluto l’attore cinematografico Franco Nero, noto per numerosi film tra cui Il giorno della civetta, Il delitto Matteotti, Un tranquillo posto di campagna e gli western all’italiana.
Nero, che ha da poco festeggiato settant’anni, ritorna sempre con gioia a Milano dove ha frequentato l’Università e si è diplomato alla scuola del Piccolo Teatro: «Sono emozionato all’idea di recitare brani tratti da Le confessioni, I Salmi, I soliloqui di Sant’Agostino proprio nella chiesa dedicata a Sant’Ambrogio, colui che ha favorito la conversione di Agostino. Io ero già stato Agostino in una miniserie tv nel 2010», prosegue Nero, «mentre ora propongo una lettura; il personaggio mi ha sempre affascinato, poiché ha avuto la vocazione non da ragazzino, ma a ventinove anni, dopo una vita movimentata, quindi lo considero un santo completo poiché la sua conversione è stata meditata in età matura e dopo un percorso di redenzione».
Franco Nero ha da poco compiuto 70 anni.
Un po’ come Agostino che, guidato anche dalla forte fede della madre
Monica, ha scoperto la religione, Franco Nero ha un percorso religioso
intenso, grazie alla sua famiglia molto devota. Da bambino ricorda che
andava insieme a suo padre, maresciallo dei carabinieri, originario di
San Severo, a San Giovanni Rotondo, in carretto, a trovare Padre Pio che
lo prendeva sempre in braccio.«Ho sempre avuto un
bellissimo rapporto con la religione, e ho imparato, fin da piccolo, a
battermi per difendere i più deboli e questo è sempre stato il mio
pregio e la caratteristica delle mie interpretazioni».
Da più di quarant’anni il suo desiderio di occuparsi del prossimo si è
concretizzato nel lavoro svolto con passione ed entusiasmo presso il
villaggio Don Bosco di Tivoli, fondato da don Nello Del Raso nel 1950,
per accogliere bambini orfani o in difficoltà provenienti anche da paesi
stranieri come l’Africa, l’Albania, l’Ucraina: «Sono stato molto legato
affettivamente a don Nello, che aveva partecipato anche alla seconda
guerra mondiale, come cappellano miliare, ed è stato un po’ il padre dei
ragazzi del villaggio. Quando è morto nell’80, ho continuato a
collaborare con don Benedetto Serafini. I ragazzi quando arrivano non
hanno più niente, provengono da contesti di estrema povertà e disagio,
noi siamo come una famiglia per loro: offriamo una casa, una scuola, una
formazione, finché non trovano la loro strada. Il villaggio per me è la
mia casa spirituale, anche se non posso stare lì fisicamente, penso
sempre a quei giovani e a come aiutarli: è la mia missione nella vita,
occuparmene anche da lontano, per esempio organizzando spettacoli ed
eventi di beneficenza o cercando sponsor e facendo in modo che le
persone conoscano questa singolare realtà».
Un'altra scena di "Sant'Agostino".
E cosa vorrebbe Franco Nero che gli spettatori cogliessero del messaggio
di Sant’Agostino? «Oggi viviamo in un
mondo molto superficiale, vorrei che i giovani si avvicinassero di più
alla fede, credessero in valori fondamentali come il rispetto, la
semplicità, la sincerità, perché, come diceva Sant’Agostino “Anche i
nemici un giorno possono diventare amici”, vorrei proprio che le nuove
generazioni imparassero ad affrontare il prossimo senza ipocrisia ed
egoismo».
DOVE E QUANDO
UN DONO ALLA CITTÀ DI MILANO: DAGLI SCRITTI DI SANT’AGOSTINO, MIGRANTE
PER FEDE, con Franco Nero, la Jamal Ouassini Ensemble e la regia di
Charlie Owens. Giovedì 22 dicembre, alle ore 21, Basilica di
Sant’Ambrogio, Milano. Info: Spazio Teatro
NO’HMA Teresa Pomodoro, ingresso gratuito con prenotazione, tel.
02/45.48.50.85, 02/26.68.83.69, www.nohma.it
Albarosa Camaldo