26/07/2011
Romina Power e Al Bano nel giorno del "sì".
Linda Christian, nome d'arte di Blanca Rosa Henrietta Stella Welter Vorhauer, attrice, moglie di Tyrone Power e madre di Romina Power, si è spenta a Palm Springs, negli Usa. Ecco un suo ricordo di Gigi Vesigna.
Linda Christian, messicana di Acapulco, l’ho conosciuta in una
circostanza molto particolare e privata: l’ho accompagnata, con il consenso di
Al Bano e Romina, già felici sposi, a conoscere la suocera, una donna di
pochissime parole perché in casa parlava solo Don Carmelo, ex agricoltore e ora
raffinato viticultore.
Al matrimonio, celebrato a Cellino San Marco, il paese
dove Al Bano abita ancora, Linda Christian era arrivata all'ultimo momento, dopo aver detto che mai avrebbe benedetto un matrimonio "col contadino". Non approvava l’unione tra un giovane
cantante, anche se in carriera, e sua figlia, l’erede del grande Tyrone Power,
uno dei divi di Hollywood più celebrati nel mondo. Quel 26 luglio 1970, tutta Cellino
rendeva praticamente inaccessibile la chiesa dove i due ragazzi avrebbero detto
un “si” che per la maggior parte dei media, dei colleghi e anche delle
rispettive famiglie non poteva durare a lungo. Invece durò molto di più di
quanto si pensasse.
Linda sognava per Romina delle nozze fastose come la sue,
celebrate a Roma nella Chiesa di Santa Francesca Romana. Nel 1951, quando nacque
la primogenita, la chiamarono Romina proprio per ricordare quel giorno-evento, con lo
sposo bellissimo e la sposa raggiante nell’abito creato per lei dall’Atelier
delle sorelle Fontana.
Il matrimonio di Linda christian e Tyrone Power.
Io conobbi Linda Christian
grazie alla “complicità” di
Al Bano e Romina, che mi rivelarono
quando lei si sarebbe avventurata nel profondo Sud
per conoscere i suoceri. Vi assicuro
che, per un cronista, quello fu un incontro storico. All’aereoporto di
Brindisi
Linda arrivò avvolta in una nuvola di chiffon color pastello con un
ampio
cappello “in tinta”. L’accompagnava la
sua “balia”, almeno così ci fu presentata, una robusta signora
messicana, agghindata più o meno come
Linda.
A Cellino certo aspettavano Hollywood, ma non in quella forma.
La signora
Carrisi, vestita sobriamente di nero, ringraziò per il dono della
consuocera,
una scatola di Baci Perugina tanto piccola che così non l’avevo mai
vista.
Grande dignità dei Carrisi, con un galantissimo Don Carmelo, tutto un
frusciare
di chiffon e un arcobaleno di colori che fece risplendere per qualche
tempo,
un’ora più o meno, casa Carrisi costruita su misura per la loro
semplicità.
Sorrisi per le foto per immortalare una
situazione meravigliosamente kafkiana.
La
notizia della morte di Linda Christian, che se ne è andata a 87 anni per
un cancro al colon, mi ha ricordato quel giorno strano,
indimenticabile per un
cronista. E mi è venuto in mente anche come Linda, con me, che
rappresentavo la
stampa, sfoderò tutto il suo fascino. Apparteneva a quel tipo di donna
che,
quando parla con una persona, dà la sensazione di non voler far altro
nella vita. Forse si chiama fascino, e
così voglio ricordare Linda Christian.
Gigi Vesigna