18/10/2012
Un ritratto di Rembrandt alla Basilica Palladiana di Vicenza.
Finalmente una grande stagione di mostre. Complice la crisi economica, che non ha certo risparmiato gli investimenti culturali, negli ultimi anni non era stato possibile allestire mostre, diciamo così, memorabili, anche se le eccezioni non sono certo mancate. Quasi anticipando i deboli annunci di una ripresa, l'offerta per l'autunno-inverno è invece di prim'ordine, con rassegne che - ne siamo certi- incontreranno il favore del pubblico e otterranno successo.
Partiamo da Roma, dove Vermeer. Il secolo d'oro dell'arte olandese alle Scuderie del Quirinale promette di essere uno degli avvenimenti culturali di questo periodo. Otto capolavori dell'artista vengono proposti in un percorso che comprende anche cinquanta opere dei contemporanei. E non si pensi che il numero di quadri del maestro olandese sia esiguo: va considerato che ne conosciamo, in tutto, appena una quarantina. La mostra dà conto della rivoluzione attuata da Vermeer, che sposta l'attenzione dalla campagna alla città e si fa voce di un nuovo umanesimo e dei valori della borghesia.
Grandi emozioni garantisce Raffaello verso Picasso, ultima invenzione di Marco Goldin. Per diverse ragioni. La prima è la sede espositiva: una stupefacente Basilica Palladiana rimessa a nuovo, dopo un restauro durato cinque anni. La seconda sta tutta nel percorso che va dall'armonica perfezione del Rinascimento alle inquietudini del Novecento, avendo come filo conduttore non il ritratto, bensì lo sguardo.
"Nudo sdraiato" di Picasso.
Picasso fa visita a Milano per la terza volta. Palazzo Reale ospita 250 opere del genio spagnolo, provenienti dal Museo nazionale Picasso di Parigi, una collezione "privata", amata dall'artista stesso. Una suggestiva testimonianza del suo assimilare e re-inventare ogni stimolo, corrente, movimento, sensibilità.
La coppia di impressionisti Degas-Renoir anima, rispettivamente, Torino e Pavia. Ottanta opere di Degas sono state prestate dal Museo d'Orsay di Parigi alla Palazzina della società promotrice delle belle arti in Torino. In comune con lui, Renoir abbe la classicità e l'aderenza alla figura. Missione dell'arte, diceva, è quella di dare picare, gioia, allegria: «Ci sono già troppe cose spiacevoli nella vita che non è il caso di crearne anche delle altre».
Merita di essere scoperto, alla Fondazione Magnani Rocca di Mamiano di Traversetolo (Parma), Graham Sutherland, amico-rivale di Bacon, che con occhio visionario resitituì il lato oscuto e inquietante della natura e raccontò gli orrori della guerra. Non meno stimolante l'antologica su Carrà ad Alba, alla Fondazione Ferrero, o l'epifania del Tiepolo a Villa Manin (Passariano di Codroipo).
Nel dossier di Famiglia Cristiana, poi, un'agenda dà conto in modo sintetico della altre mostre sparse per l'Italia degne di attenzione: Kandisnky a Pisa, Doisneau a Roma, Tiziano e Guardi a Venezia, Guttuso ancora nella capitale, Bresson alla Reggia di Caserta. Ogni notizia è corredata dalle informazioni pratiche per una visita confortevole.
Paolo Perazzolo