06/06/2011
Gloria Guida e Carlo Conti durante la registrazione della trasmissione Rai "Lasciami Cantare".
Tempesta di note e uragano di milioni su Lorenza Lei, la nuova direttrice generale della Rai alle prese con la definizione dei palinsesti per la prossima stagione. Il problema più imminente è il rinnovo dei contratti con Fabio Fazio, un ingaggio che la Rai in questo momento forse non può più permettersi di onorare almeno alle stesse condizioni (2 milioni di euro?) ma anche la soluzione del problema Santoro che aspira ad autoprodurre i propri spazi, come del resto fa da sempre Giovanni Floris che non corre pericoli per il suo “Ballarò” poiché ha pensato bene di tutelarsi: qualora, infatti, le interferenze divenissero inaccettabili lui ha già in tasca un contratto Rai come redattore capo. Su di loro ci sono comunque intenzioni bellicose da parte de La 7 che, dopo il successo di Mentana, se riuscisse a inserirli nella sua squadra varerebbe una vera e propria Nazionale dell’informazione. Non sono problemi da poco, è chiaro, anche perché investono interessi politici ben delineati. Allora, in attesa dell’uragano degli euro, la Direttora ha pensato di risolvere almeno quello della musica. Avrebbe infatti già tracciato una strategia per dar modo di pensare da subito a un Festival di Sanremo almeno all’altezza di quello dell’anno passato. Quindi, ha già identificato in Carlo Conti il conduttore ideale: si realizzerebbe così per il presentatore toscano un sogno che insegue da anni, salire sul palcoscenico dell’Ariston dove di sicuro saprebbe far bene.
Comunque anche Carlo Conti pone la Rai di fronte a un problema: vorrebbe
essere lui l’unico responsabile del Festival e non solo il conduttore.
E qui c’è il primo nodo da sciogliere, quello che vede da anni
impegnato nel ruolo di direttore artistico Gianmarco Mazzi, assai vicino
agli ambienti della destra. Ma - assicurano in Viale Mazzini - se
l’onorevole La Russa (indicato come il santo patrono dell’eterno Mazzi)
si distrae un momento, forse ce la facciamo a toglierlo dal gioco. Data
per scontata, ma non lo è affatto, questa ipotesi, c’è anche un altro
bel problemino da risolvere. Lorenza Lei è entrata a gamba tesa su
alcuni personaggi legati strettamente a Lucio Presta, il potentissimo deus ex machina
che ha sotto contratto, tra gli altri, Roberto Benigni, Paolo Bonolis,
la Clerici, le due Jene, Belen Rodriguez e uno sterminato numero di
altri artisti grazie ai quali, negli ultimi anni, è riuscito a mettere
insieme cast di tutto rispetto proprio al Festival. La risoluta Lorenza
non ha per il momento affrontato il problema, anzi l’ha complicato
cancellando dal palinsesto autunnale Lorella Cuccarini (che aveva un
suo spazio in “Domenica in” ma senza un ascolto stellare) e Paola
Perego, titolare di un pomeriggio di scarso successo su Raiuno, che a
Presta è legata anche nella vita, e Caterina Balivo che già l’anno
scorso era stata “traslocata” su Raidue per far posto proprio alla
Perego.
Francesco Facchinetti
L’organizzazione del Festival, si sa, vale un bel pacchetto di milioni e
con Conti tra i piedi Presta perderebbe, salvo sempre possibili
armistizi, il prestigioso ruolo di organizzatore. La situazione è
fluida, tuttavia al momento l’intenzione
sarebbe quella di cominciare al più presto nell’impostazione dando a
Sanremo una lunga anteprima, un talent show intitolato “Star Academy” da
affidare a Francesco Facchinetti, altro personaggio che piace molto a
chi conta al settimo piano della Rai, e che fa parte anche lui della
scuderia Presta. Sarebbe una specie di lunga selezione per promuovere al
Festival nuovi talenti e per sostituire nello stesso tempo “X
Factor”, programma di prestigio ma di ascolti non brillantissimi di
Raidue, il cui format è stato acquistato da Sky. “Star Academy”, in un
certo senso, è un clone, a costi di realizzazione più bassi, di “X
Factor”. A contrapporsi a Facchinetti una giuria composta da nomi
eccellenti dello show business come Antonella Clerici, e cantanti di
primo livello che, se lo volessero, entrerebbero da subito, e senza
preselezioni, nel cast del prossimo Festival insieme ai migliori
partecipanti alla gara.
Questo al momento lo stato delle cose. Né la Rai si preoccupa della
concorrenza di Sky che nella sua proposta di “X Factor” vedrebbe alla
conduzione probabilmente Matteo Maffucci, che ha già fatto un provino ma
ci tiene poco a sciogliere anche momentaneamente il binomio degli “Zero
Assoluto”, o Victoria Cabello, reduce da una non proprio fortunata
esperienza nel programma che precedeva il TG 7. La giuria sarà composta
da superstar come Raffaella Carrà, Renato Zero, Antonello Venditti e
Morgan. Grossi nomi, come si vede, ma l’X Factor di Sky si potrà vedere
soltanto in pay TV, cioè pagando per seguirlo. Un esperimento che sembra
suicida ma che permetterà alla rete di Murdoch di capire quale
potenziale ha realisticamente un talent show che ha spopolato dovunque nel mondo, ma non da noi.
Gigi Vesigna