Natale in casa Salemme

L'attore-regista torna alla sua grande passione, il teatro, con una nuova commedia, "L'astice al veleno", in cui vestirà i panni di Babbo Natele. "Ma chi ci crede più?".

25/11/2010
Vincenzo Salemme mattatore con Benedetta Valanzano.
Vincenzo Salemme mattatore con Benedetta Valanzano.

L’attore, drammaturgo e regista Vincenzo Salemme, cresciuto alla scuola di Eduardo De Filippo, tra un film e l’altro, torna puntualmente alla sua passione, il teatro, con una sua nuova commedia, L’astice al veleno. Una romantica attricetta, Barbara (Benedetta Valanzano), delusa dal regista dello spettacolo che sta provando, vorrebbe preparargli sul palcoscenico, per la vigilia di Natale, un cenone avvelenato a base di astice, ma non ha neppure il coraggio di uccidere il crostaceo.

Irrompe in scena Gustavo, uno scoppiettante Salemme vestito da Babbo Natale «che insegnerà alla protagonista l’amore sincero e disinteressato, anche se oggi chi crede più a Babbo Natale?», commenta l’attore napoletano. «Il mio è solo un pony express che porta i regali alle compagnie teatrali alle quali, se potessi, vorrei regalare sgravi fiscali! Io nelle giornate natalizie sono sempre più felice che nel resto dell’anno, mi sembra tutto più allegro, leggero e condito di sana bontà, per questo ho ambientato il testo durante le feste.»

In una girandola di equivoci, esilaranti sketch comici incentrati sulla mimica e sull’abilità scenica di Vincenzo, autore anche delle canzoni inedite su musiche di Antonio Boccia, appare anche la parodia di coloro che lavorano in teatro. La finzione si mescola alla realtà quando si animano improvvisamente le statue della scenografia di Alessandro Chiti (una lavandaia, uno scugnizzo, un poeta, un “munaciello”, figura dell’iconografia napoletana), complicando ancora di più il gioco teatrale sino al finale a sorpresa.

DOVE E QUANDO
L'ASTICE AL VELENO, di e con Vincenzo Salemme anche regista e con sette attori. Dal 3 al 5 dicembre  a Bari, Team; dal 14 dicembre al 23 gennaio a Roma, Olimpico; dal 16 febbraio al 27 marzo a Napoli, Diana; dal 29 marzo al 17 aprile Milano, Manzoni. Info: www.vincenzosalemme.it, info@vincenzosalemme.it; Teatro Diana: tel. 081.556.75.27, Teatro Manzoni: tel. 02.763.69.01; Teatro Olimpico: 06.32.65.991.

Albarosa Camaldo
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Postato da Piunica il 01/12/2010 11:32

Buon giorno volevo proporvi questo mio "servizio" che ho fatto sul Presepe che intravedo dalla mia finestra. Giuseppe Belleri Museo Presepio Paolo VI E’ sicuramente una profonda passione per Gesù quella che ha spinto Giuseppe Mitelli a fondare, nel lontano 1958 a San Vigilio V.T., il primo gruppo di “amici del presepio” che ora, in onore dell’illustre concittadino, si chiama “Associazione Amici Museo Presepio Paolo VI pro Missioni”. Quanti presepi allestiti e quanti traslochi in più di vent’anni di peregrinazioni fino a quando, nel 1980, il suo Bambin Gesù ha finalmente trovato una degna e stabile dimora (quasi 360 metri quadrati, sufficienti per fare un completo giro del Mondo) sotto la sua nuova abitazione: si potrebbe anche dire che ha costruito la sua casa sulle solide basi del presepio. Prima del cancello d’entrata, sul selciato, è disegnata una stella argentea, intarsiata a mosaico, simile a quella della cappella della Natività di Betlemme; c’è , poi, un altro monumento, sempre con l’arte del mosaico, che ricorda gli ultimi due giubilei. Entrati nel museo si possono vedere oltre centoventi “piccoli presepi” provenienti da ogni parte del mondo, costruiti con i più svariati materiali, ed alcune scene, movimentate, della storia sacra - la creazione, il diluvio universale, il passaggio del mar Rosso, Mosè sul monte Sinai, l’Annunciazione e la ricerca della locanda- prima di giungere al cuore del museo: il grande presepe meccanizzato che si sviluppa in 60 metri quadrati nella vasta grotta di tufo. E qui bisogna soffermarsi in religioso silenzio per alcune giornate, disegnate da alternanti luci e suoni richiamanti il giorno e la notte, a gustare appieno il succedersi degli eventi descritti nei Vangeli ed osservare tutti i personaggi che animano la grotta. E’ un tuffarsi, quasi si fosse su una macchina del tempo, al seguito della cometa ed entrare, poi, insieme ai pastori e ai re magi per giungere fino ai piedi del Bambin Gesù. E’ una visita che val la pena rifare più volte, accompagnando i figli e più tardi pure i nipotini, cercando di trasmettere loro un po’ d’Amore per Gesù. Ultimamente si assiste a un calo nel numero dei visitatori, e sono quasi di più i forestieri dei valtrumplini. C’è anche bisogno di nuovi collaboratori, poiché, anche se il presepio è permanente, abbisogna tutto l’anno di lavori di manutenzione. Il sig. Giuseppe lancia un appello a genitori ed insegnanti :”Senza voler togliere nulla alle passeggiate e gite fuori porta, perché non riscoprire anche le bellezze artistiche e culturali che abbiamo vicino a casa? E anche se – aggiunge- sostenere un museo ha il suo bel costo, devo riconoscere che in questi anni ho sempre ricevuto molto: già solo a prepararlo, il presepio, mi riempie di gioia e, poi, quante persone ho potuto incontrare, dai semplici bambini fino a personaggi importanti o famosi ! E a tutti ho cercato di infondere un po’ della mia passione per Gesù che spero, un bel giorno, mi accolga presso di sé magari come giardiniere nel suo giardino”. Il museo è visitabile tutto l’anno dalle ore 9 alle 18 e si trova a 200 metri dalla chiesa parrocchiale di San Vigilio di Concesio in via Rizzardi 30/b.(cell.339.1581678 www.presepiopaolosesto.it email: info@presepiopaolosesto.it). San Vigilio 30 novembre 2010

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