21/07/2011
Così il concorso viene presentato sull'home page del sito http://family.hotpoint.eu
«Nei miei ritratti cerco di cogliere quel momento di vulnerabilità dove l’anima appare dipinta sul volto. Un’immagine ha potere se racconta una storia. Quando scatto fotografie alle famiglie che incontro, cerco di trasmettere il desiderio e la forza delle relazioni che si rivelano attraverso i volti, i gesti e i comportamenti». Sono le parole del fotografo Steve McCurry, testimone sensibile delle vicende umane nei luoghi più remoti del pianeta, non a caso scelto dalla grande azienda italiana Hotpoint-Ariston per un nuovo progetto: un concorso online che si conclude il 15 ottobre a cui possono partecipare tutte le famiglie d’Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Turchia, Ucraina, Uk, Olanda.
L’idea è di ritrarre i propri cari, ripresi in un momento qualunque della giornata, caricare la propria foto, corredata da un titolo, sul sito http://family.hotpoint.eu per dar vita a un’inedita galleria di ritratti di famiglie europee. Gli utenti registrati potranno eleggere la loro preferita tra quelle caricate sul sito: le 100 immagini più votate di ciascun Paese accederanno a un secondo filtro di giudizio. Una giuria di 5 blogger esperti di fotografia selezionerà le migliori 10 di ogni nazione. Tra queste, Steve McCurry sceglierà la più interessante. La famiglia vincitrice sarà protagonista di un servizio fotografico del fotoreporter che si terrà nel corso di un viaggio premio a New York durante il periodo natalizio. Gli utenti votanti parteciperanno all’estrazione di un elettrodomestico dell’industria di Fabriano, promotrice dell’iniziativa.
Una fotografia di Steve McCurry scattata in Francia (per gentile concessione di Steve McCurry).
Steve McCurry ha imparato in India a catturare attraverso le immagini l’essenza degli affanni e della gioia dell’animo umano. «Se
sapete aspettare», afferma, «la gente si dimenticherà della vostra
macchina fotografica e il loro animo più profondo si mostrerà». La
fotografia della ragazza afgana è ritenuta la più riconoscibile nel
mondo. Quando ritrovò Sharbat Gula dopo quasi due decenni, disse: «La
sua pelle è segnata, ma lei è esattamente così straordinaria come lo era
anni fa». Il suo servizio a Ground Zero l’11 settembre 2001 è un
testamento all’eroismo dei cittadini di New York.
Spiega Marco Rota, direttore marketing di Indesit Company:
«Ogni famiglia è speciale e unica e rappresenta una finestra nel mondo
in termini di valori e identità. Inviando la propria foto, i
partecipanti ci daranno un contributo e una chiave di lettura dei legami
familiari, testimoniandone i mutamenti e le necessarie evoluzioni. Per
noi è importante cogliere questi segnali e cercare d’interpretarli nel
modo migliore per essere sempre al fianco dei nostri clienti principali,
le famiglie di oggi».
Ginevra Petrolo