Processioni: il canto di dolore dei gitani

Le Saetas sono canti religiosi spagnoli di venerazione della tradizione musicale del flamenco, che vengono improvvisati durante le tradizionali processioni della Settimana Santa.

06/04/2012

La Pasqua è una delle ricorrenze più profonde e radicate nella cultura della Spagna, Paese di grande tradizione cattolica. Ogni regione vive in modo unico e speciale la Settimana Santa (Semana Santa), i giorni compresi tra la Domenica delle Palme (Domingo de las Ramas) e la Pasqua.


     Le strade della maggior parte delle città e dei paesi diventano scenario del fervore e della devozione religiosa, momenti in cui il dolore e il raccoglimento in memoria della morte di Cristo si accompagnano con la musica, l'arte, il colore e la magia delle processioni, solenni cortei al seguito di immagini sacre, spesso opere eccezionali dell’arte sacra, molte delle quali con secoli di storia: immagini religiose della Passione di Cristo, o immagini del dolore mariano, che celebrano la Passione, la morte e la Resurrezione di Cristo .

    Alle processioni partecipano i penitenti, che indossano il tradizionale costume incappucciato. A organizzare le processioni sono le diverse confraternite, che si distinguono dal colore della tunica.

     Solo a Siviglia, in Andalusia, si svolgono processioni nelle strade di 60 confraternite e altre 10 lo fanno nei due giorni precedenti la Pasqua e in particolare il Venerdì Santo. Oltre agli aspetti religiosi, la Semana Santa di Siviglia è considerata uno dei più importanti eventi turistici del mondo.

     Proprio in Andalusia, terra del flamenco, le processioni sono spesso accompagnate dalle cosiddette Saetas, canti religiosi antichi del folklore gitano, che vengono in genere improvvisati senza accompagnamento durante le processioni. Si tratta di una melodia libera, piena di lirismo, di inflenza araba. Attingono allo stile del cante jondo flamenco, quello più struggente, e sono composte da vari versi ottonari che parlano della Passione di Gesù Cristo e del dolore della Vergine Maria. Si cantano al passaggio dei pasos, le immagini sacre che sfilano per le strade durante la Settimana Santa.
 
     Le antiche Saetas probabilmente hanno preso spunto dalla recitazione dei salmi sotto l'influenza della musica liturgica. Essendo canzoni interpretate a palo seco, cioè senza musica, possono essere accompagnate dal battere dei tamburi delle bande o dal suono dei corni.

Giusi Galimberti
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