Quelle fatine sono davvero magiche

Il 29 ottobre uscirà "Winx Club - Magica avventura", primo film d'animazione in 3D prodotto interamente in Italia. Protagoniste le fate adolescenti create da Iginio Straffi.

27/08/2010
Una scena di "Winx club - Magica avventura".
Una scena di "Winx club - Magica avventura".

Poi dicono che la magia sia roba da bambini. Bloom, Stella, Musa, Flora,Tecna e Aisha sono apprendiste fate,moderne e alla moda, con l’ombelicodi fuori, proprio come tutte le ragazzine in bilico tra infanzia e adolescenza. Ma il loro Winx Club non è un gioco, bensì la pietra angolare di un vero impero mediatico. Le scatenateeppure romantiche Winx, protagonistedi una serie Tv da 104 episodi trasmessa in 130 Paesi dei cinque continenti, fanno impazzire milioni di fans e bastonano regolarmente (negli indici d’ascolto e nel merchandising) le concorrenti Witch della Disney.

Artefice di questa magia, trasformatasi in realtà di lavoro per oltre 200 tecnici e disegnatoriitaliani (tanti sono i dipendenti dellacasa di produzione Rainbow, cui si aggiungono altrettanti collaboratori fissi in grado così di realizzare, caso unico in Italia, tutte le fasi del cartone animato), è Iginio Straffi. Non soltanto creatore artistico ma anche manageravveduto, Straffi è partito da Loreto, cittadina sulle colline marchigiane tra Fabriano e Recanati, e in 15 anni ha messo su una retedi società multimediali che oggi spazia da Roma a Milano, da Barcellona ad Amsterdam, da Singapore a Hong Kong. Con un fatturato in crescita (65 milioni di euro previsti quest’anno ma dieci volte di più è l’indotto internazionale) e commesse dalle Tv di tutto il mondo che si espandono a macchia d’olio, la Rainbow ha saputo ritagliarsi spazi importanti tra i colossi mondiali dell’animazione come Disney-Pixar, Fox, Warner Bros, Dreamworks. Soprattutto, è riuscita a conquistareil cuore dei piccoli spettatori.

«Occorre condividerne le fantasie, sapertradurre in immagini i loro sogni ma pure lepulsioni quotidiane», spiega Straffi a proposito del successo planetario delle Winx. «Poi non bisogna deluderli mai. Ogni volta è una sfida. La prossima sarà l’uscita il 29 ottobre nei cinema di Winx Club - Magica avventura, primo film d’animazione in 3D prodotto interamente in Italia. Ci tengo a sottolinearlo».

– Già nel 2007, quando al Roma Film Fest presentò il suo primo film Winx - Il segreto del regno perduto, ci fu chi storse il naso. Gli stessi oggi sono scettici sul vostro 3D...
«A Roma furono migliaia le ragazzine festanti lungo il red carpet dell’anteprima. Poi il film ha incassato, in tutto il mondo, oltre 90 milioni di dollari. I numeri parlano chiaro. E sono arciconvinto che il nostro 3D lascerà tutti a bocca aperta: abbiamo utilizzato tecnologie che non hanno nulla da invidiare a quelle delle major Usa. I nostri piccoli spettatori si sentiranno proiettati nel cuore di un mondo magico, ne resteranno estasiati».

– Lei è riuscito nell’impresa in cui hanno fallito maestri come Bozzetto, Manuli, Nichetti, D’Alò: mettere in piedi uno studio d’animazione che lavori a regime tutto l’anno e non per un solo progetto. Come ha fatto?
«Con fatica e tenacia. Con le idee giuste per creare personaggi animati di successo ma anche diversificando i prodotti: sono 600 i licenziatari nel mondo dei gadget delle Winx. Fondamentale poi è lavorare con i propri soldi, senza dipendere da banche e finanziatori».

– La Rainbow Cgi, nata nel novembre 1996, è una speranza per tutti i giovani che vogliono entrare nel mondo dell’animazione...
«I nostri dipendenti e collaboratori hanno un’età media sui trent’anni. Siamo alla ricerca di nuovi talenti. Non per nulla a Cinecittà abbiamo inaugurato la Rainbow Academy,scuola di cui è responsabile Francesco Mastrofini. L’idea è di formare i disegnatori del futuro. Siamo lanciati e non abbiamo intenzionedi fermarci. Alla Rainbow Cgi già si lavoraal prossimo film animato in 3D: Versus Roma, ambientato nel mondo dei gladiatori. Nel 2011 vedrà poi la luce un altro progetto».

– A che cosa si riferisce?
«La prossima primavera aprirà le porte ilRainbow Magic Land, un parco di 60 ettari poco a Sud di Roma, nella zona di Valmontone, con attrazioni di ultima generazione dedicate alle Winx. E anche con tre alberghi».

– Qual è stata la sua idea vincente?
«Creare una serie con delle eroine quando il mercato era dominato da prodotti per maschi. Puntare sulla componente magica quandoancora doveva esplodere il fenomeno HarryPotter. E poi disegnare fate giovani, non signore attempate tipo la Fata turchina, in cui le bambine potessero identificarsi».

– Qualcuno rimprovera alle sue Winx un’attenzione alla moda perfino eccessiva...

«È una cosa voluta. Il modo di vestire parladella personalità: ogni fata ha il suo look così come un carattere diverso. Sono libere, hanno verve, sono più forti dei maschi».

Maurizio Turrioni
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