17/10/2011
Il Qurinale, lo storico palazzo che il presidente Giorgio Napolitano ama considerare “la casa di tutti gli italiani”, si fa ancora più bello. Si è infatti concluso il restauro della Galleria di papa Alessandro VII, uno dei gioielli del palazzo che nel corso di cinque secoli è stato residenza dei papi, dei sovrani di casa Savoia e dei presidenti dell'Italia repubblicana.
La Galleria in origine era un unico grande ambiente, lungo 70 metri, riccamente decorato fra il 1656 e il 1657 da un gruppo di artisti diretti da Pietro da Cortona, il quale ricevette la commissione da papa Alessandro VII Chigi. Quando nel 1812 il Qurinale fu occupato dai francesi, la Galleria fu divisa in tre sale. In seguito a questi lavori furono oscurate 13 finestre affacciate sul cortile interno e furono ricoperti gli affreschi seicenteschi, con eccezione delle scene bibliche nella parte alta delle pareti.
Ora finalmente la Galleria, pur ancora divisa nelle tre sale, è tornata al suo antico splendore. I restauri sono stati curati da Rossella Vodret, sovrintendente per il Polo museale della Città di Roma e da Louis Godard, il Consigliere del Presidente della Repubblica per la Conservazione del patrimonio artistico.Un generoso aiuto (500 mila euro) è arrivato dalla Fondazione Bracco, una istituzione che dal febbraio del 2010 ha sostenuto numerosi progetti artistici, scientifici e sociali.
Con i restauri sono state riaperte le finestre affacciate sul cortile del Quirinale e i saloni hanno riacquistato luminosità, grazie anche ai finestroni affacciati sul lato esterno, dai quali si godono splendide vedute di Roma. La decorazione pittorica delle pareti (alberi, animali, colonne) è tornata visibile e si posono scorgere anche alcune piastrelle dell'originale pavimento in cotto dei Seicento, in seguito ricoperto con il marmo.
A partire da domenica 16 ottobre la Galleria potrà essere visitata da tutti i cittadini nell'ambito dell'apertura domenicale del Quirinale.
Roberto Zichittella