Rai e Mediaset, la Tv dei cloni

La Rai deve sanare il bilancio, Mediaset già pensa alla prossima stagione. Ma troppi programmi si somigliano, quando non sono vere e proprie copie.

10/06/2011
Paolo Bonolis.
Paolo Bonolis.

La Rai ci ha messo  (apparentemente) meno di  un giorno ad accantonare la questione Santoro. Il divorzio è stato annunciato prima del previsto con l’annuncio di una conferenza stampa, poi annullata, visto che non pareva bello che si svolgesse proprio nella sede di Viale Mazzini. L’addio di Michele ai suoi fedeli  lettori è avvenuto nell’ultima puntata di Annozero  ma già Enrico Mentana sì è lasciato sfuggire che il conduttore salernitano è  molto vicino al La7, in attesa di conoscere quali altri personaggi scomodi della Rai sceglieranno la libertà magari festeggiando simbolicamente insieme, anche se non in video, il sessantesimo compleanno di Santoro, il 2 luglio prossimo.

     E mentre la Rai deve sciogliere i suoi ancora numerosi problemi, con l’obiettivo di sanare il bilancio, Mediaset non  fa una piega, anzi sta già organizzando per il 29 giugno prossimo la cena di gala nel corso della quale presenterà alla stampa e agli inserzionisti la sua stagione autunno-inverno, che in grandi linee vi anticipiamo. Va ancora di moda  il motto: tu esperimenti, ed se ti va bene  io ti clono.  Dopo il non gradito gemellaggio di Ti lascio una canzone di Antonella Clerici,  con l’ingaggio di Roberto Cenci, regista e factotum della gara di canzoni per bambini, e la nascita di Io canto affidata a Gerry Scotti, si sta lavorando a Io ballo (clone dell’elegante show di successo di Raiuno (il format è straniero) Ballando con le stelle) che sarà affidato all’onnipresnte Barbara D’Urso. Milly Carlucci è furibonda anche perché sembra che sia già aperta la caccia ai ballerini campioni del mondo, protagonisti del programma di Raiuno. “Le cifre offerte", ammette Milly, "per la Rai sono improponibili”, E già è stato contattato Samuel Peron, protagonista delle edizioni di Raiuno.

     L’abitudine al clone non è tutto: le novità sono certamente più interessanti. Paolo Bonolis, dpo il flop in prima serata della sua Il senso della vita, si cimenterà nel preserale prendendosi lo spazio da anni occupato da Gerry Scotti, che da tempo aveva chiesto di sospendere per un po’ il suo Milionario. Dunque a Gerry  sarà affidato Money drop un quiz inglese basato su coppie (amici, colleghi, familiari) che avranno a disposizione un milione di euro ma dovranno giocarselo puntando sulle risposte esatte a otto domande. Tutto in diretta, con il pubblico a casa chiamato a interagire. Un quiz, secondo Gerry, che in TV mancava dai tempi d’oro di Mike Bongiorno.

     Dopo queste quattro serate, ma nel 2012, Scotti tornerà nel preserale con Isolation dove l’unico concorrente sarà imprigionato in una bolla di vetro; Bonolis, invece, sarà al timone di Avanti un altro dove userà il suo eloquio per sparare a raffica tante risposte giuste, e una  sbagliata a una sola domanda.  Il concorrente dovrà intuire proprio quella sbagliata.

     Altre novità? Meno fiction niente film e due grandi conferme. Quelle di Maria De Filippi col suo C’è posta per te del sabato sera, e il ritorno, immancabile, di Grande fratello; l’ultima edizione è durata quasi nove mesi, la prossima dovrebbe cominciare il 24 ottobre, quando Alessia Marcuzzi avrà dato alla luce il suo secondo figlio, e durerà sino al giugno 2012. La grande novità dovrebbe proprio riguardare il primo dei reality trasmessi in Italia. Paolo Bassetti, presidente e amministratore delegato di Endemol sta ragionando sulla possibilità di rinunciare alla diretta per mandare in onda la trasmissione 24 ore dopo. In questo modo ci sarebbe la possibilità di cancellare eventuali trasgressioni (sempre più “cercate” dai concorrenti per farsi notare) e rendere il programma, privo di linguaggi troppo coloriti e comportamenti troppo disinvolti quello che, secondo Bassetti, è “un  grande romanzo popolare”. Che però quando ha trovato  sulla sua strada il popolarissimo Commissario Montalbano, ha dovuto cedergli il passo.

Gigi Vesigna
Preferiti
Condividi questo articolo:
Delicious MySpace

I vostri commenti

Commenta

Per poter scrivere un'opinione è necessario effettuare il login

Se non sei registrato clicca qui

Postato da giogo il 14/06/2011 13:14

Ma certo che ti leggo Folgore...e se ho ben LETTO il 10/6... guarda caso hai citato SanToro e la7 (ma per tua sventura non ha ancora firmato) e ti ripeto di rileggerti la mia 12/6 dove citavo i "compari di merende" che non mi va di vedere in Tv ...ma tant'è siamo la repubblica del bunga-bunga...ma la dura ancora POCO grazie alle ns.preghiere e NON certo alle tue. Saluti

Postato da folgore il 13/06/2011 15:10

@giogo. Ma tu leggi cosa scrivo. A te non va di pagare il canone e neanche a me, però poi mi contesti. Mah....

Postato da giogo il 12/06/2011 10:29

Perfettamente d'accordo con Cattolico e Paloschi... ma ovviamente NO con il primo della classe, l'onnipresente folgore, a me NON va di pagare il canone per il lecca-lecca vespa o per il neo-cattolico ferrara o per il fallito sgarbi o per il poco convincente paragone o per il venduto minzolini...come la mettiamo...la mettiamo che il primo della classe vada per un buon periodo dietro la LAVAGNA a MEDITARE...votate brava gente VOTATE...saluti

Postato da folgore il 12/06/2011 00:45

Una volta o l'altra (non datemi del berlusconiano) mi piacerà che qualcuno mi dica perché (oltre che perché è una tassa e devo pagarla o per amore o per forza) devo pagare il canone Rai. Se tu vedi il sito Rai ti dicono che è per garantire programmi come Lineablu o Superquark. Se ascolti Santoro ti parla di informazione (e cita la Gabanelli) pubblica. Ma poi ti ritrovi a vedere Sanremo o l'isola dei famosi e ti chiedi un PERCHE' DEVO PAGARE? Se poi parli con la Rai (con un dipendente) ti dice che tu non paghi la Rai col canone, ma paghi una tassa per la ricezione dei programmi. Insomma una tassa perché ho la televisione. Tanto che qualcuno m'ha consigliato di pagarla ugualmente in caso di mancanza dello stesso apparecchio al motto "non si sa mai che t'arrivi qualcosa....". Bonolis ha fatto un flop e il suo programma ha chiuso anzitempo. In Rai sarebbe continuato, perché tanto paga Pantalone. Scusate l'off topic, ma mi sembra di vedere quei giornali di partito che vendono poco, ma che sono magari poi finanziati dal partito (ovvero da noi).

Postato da folgore il 10/06/2011 21:10

Vedi Paloschi, io personalmente non chiedo che non ci sia Santoro o altri. Chiederei semplicemente che la Rai divenga privata. Sono stanco di pagare per programmi, che non m'interessano per niente, come l'isola dei famosi o il festival di Sanremo. Chi se li vuole guardare lo faccia, ma a sue spese o a quelle degli sponsor. Così, tra l'altro, si trancerà qualsiasi controllo dei partiti.

Postato da cattolico il 10/06/2011 15:14

folgore dovresti sapere che uno come Santoro una televisione farebbe carte false per averlo. Il suo programma a fronte di 6 milioni di costi incassava 45 milioni di pubblicita'. Ora a parte la questione morale che per un cristiano dovrebbe essere prima di ogni altra cosa, secondo te chi riempira' quel vuoto? Sgarbi che e' costato anche a te 2,5 milioni per il piu' grande fiasco nella storia della televisione? Ferrara che si autodefinisce "servo libero" di Berlusconi e che stenta in ascolti (il suddetto prende 500,000 euro a puntata, ossia per 5 minuti di trasmissione)? Minzolini famoso per avere compromesso la credibilita' del maggiore TG della RAI? L'ex direttore della Padania ossia il padulo Paragone che nessuno si fila? Pensaci perche' la RAI non naviga di certo in buone acque e questo significa due cose: 1) un patrimonio della colletivita' perde valore2) il canone deve aumentare

Postato da Mario Paloschi il 10/06/2011 11:39

Leggendo l’articolo sulla RAI e su Mediaset di Gigi Vesigna mi è tornata in mente la copertina dell’Economist di questa settimana appena vista su Internet. Chi conosca – anche appena appena – l’Inglese, sa che il verbo usato per dire che Berlusconi ha “gabbato” un intero paese è molto duro: uno di quei verbi che difficilmente un “gentleman britannico” userebbe in una conversazione con una “lady”. E poi m’è venuta in mente la faccia di quel ministro di Berlusconi che - ieri sera - invitava gli Italiani a non pagare il canone RAI. Morale della favola: all’estero si sono accorti da anni che per certa gente “servizio pubblico” è al massimo un eufemismo per non dire “toilette”. Spero soltanto che dopo l’ultima (?) puntata di Annozero se ne siano resi conto anche parecchi Italiani. Non che Santoro mi stia particolarmente simpatico, anzi, ma viva la faccia!

Postato da folgore il 10/06/2011 11:18

"conoscere quali altri personaggi scomodi della Rai sceglieranno la libertà". Scusi sig. Vesigna, ma alla fine (editto bulgaro o meno, non voglio entrare nel merito) la Rai è una ditta italiana che certamente non metteva nella "segrete", ovvero nelle celle il santoro e che alla fine, una volta sciolto il contratto, gli ha fornito una buona uscita che certamente non è paragonabile ai TFR degli italiani. Tra l'altro il citato Santoro era andato dal Giudice per farcisi riassumere (rammenta?). Ora passa a La7 (e certamente non prenderà uno stipendio da metalmeccanico....). Scusi, ma io preoccupazioni da riservare alla sua carriera non ne ho (augurandogli naturalmente ogni gioia, come cristiano) ma penso a tanta altra gente. Non facciamone un martire, che i martiri avevano altro da sopportare per divenire tali!

tag canale

MODA
Le tendenze, lo stile, gli accessori e tutte le novità
FONDATORI
Le grandi personalità della Chiesa e le loro opere
CARA FAMIGLIA
La vostre testimonianze pubblicate in diretta
I NOSTRI SOLDI
I risparmi, gli investimenti e le notizie per l'economia famigliare
%A
Periodici San Paolo S.r.l. Sede legale: Piazza San Paolo,14 - 12051 Alba (CN)
Cod. fisc./P.Iva e iscrizione al Registro Imprese di Cuneo n. 00980500045 Capitale sociale € 5.164.569,00 i.v.
Copyright © 2012 Periodici San Paolo S.r.l. - Tutti i diritti riservati