24/10/2012
La copertina per "Topolino" di Fiorenzo Faorzi del 1941.
L'Archivio Salani spalanca le porte e una ventata di emozioni si impossessa di grandi e piccini. Qualcuno sentirà una fitta di nostalgia a rivedere le poetiche copertione di Quo vadis? del 1915, 1923, 1938, 1953. Sul viso di qualcun altro si disegnerà un sorriso davanti alla candida Lucia dei Promessi sposi realizzata da Giorgio Tabet nel 1958. Commozione e tenerezza invaderanno i meno giovani al cospetto di Spazzacamino, raccolta di canti popolari.
Quasi una scena cinematografica è la copertina di Biancaneve e i sette nani di Fiorenzo Faorzi del 1939. Semplice come le cose belle di una volta è l'illustrazione dello stesso autore per Topolino, del 1941. Quanti ricordi legati ai Ragazzi della Via Paal, ancora di Faorzi, del 1936. E Pinocchio? Diversi i disegni dedicati al burattino più famoso del mondo. E poi Heidi, Capuccetto rosso, Cenerentola, insomma il meglio delle favole classiche e della letteratura per ragazzi.
Ma l'accostamento di testo e immagine non è certo fenomeno vecchio e superato: al contrario, continua ad affascinare i ragazzi di oggi. Ecco le tavole dal tratto moderno e carico di suspense di Cesare Reggiani, Gianni De Conno, Fabian Negrin. Fino alle firme che i bambini di oggi, e i loro genitori, hanno imparato ad amare: Sergio Staino, Francesco Tullio Altan, Serena Riglietti con le sue fascinose illustrazioni di uno dei più grandi eroi dei nostri giorni, Harry Potter. E, ancora, le "opere d'arte" di Mimmo Paladino, Tullio Pericoli, il tratto inconfondibile di Emanuele Luzzati.
Pinocchio secondo Luigi Cavalieri in una illustrazione del 1924.
Per la prima volta nella sua storia, dunque, la casa editrice fondata 150 anni
fa, all'indomani dell'Unità nazionale, si apre al pubblico nella mostra Da Pinocchio a Harry Potter. 150 anni di illustrazione italiana dall'Archivio Salani, 1862-2012,
allestita al Castello sforzesco di Milano (fino al 6 gennaio, ingresso
gratuito). Trecento opere che hanno stimolato, costruito, modificato e
allettato l'immaginario di generazioni di lettori, contribunedo così a
forgiare un gusto e una sensibilità comuni. Come si è visto, i disegni e le tavole
originali esposti sono stati realizzati dai maggiori illustratori
italiani ed europei.
Il percorso si articola in tre sezioni. Nella prima, sono rappresentati gli esordi del periodo dal 1862 al 1904 di Adriano Salani, attraverso le prime pubblicazioni sotto forma di fogli volanti, libretti e documenti d'archivio. Le stagioni di ascesa e declino della casa editrice sono documentati attraverso le collane dal 1940 al 1964. Qui troviamo le collane per ragazzi "Primi amici del bambino", "Grandi piccoli libri", "I romanzi della sfinge" (un giallo inglese), "I romanzi azzurri", "La biblioteca dei miei ragazzi". Poi, la letteratura di largo consumo della "Popolarissima" e della "Biblioteca delle signorine". E ancora "Le grandi avventure" e "I libri meravigliosi".
Si possono infine ammirare i nuovi codici figurativi, dal rilancio della letteratura rosa al successo mondiale della saga di Harry Potter (1964-2012).
La copertina di Simona Mulazzani per "Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare" di Luis Sepùlveda (Salani, 1996).
È chiaro che la mostra non mette in scena soltanto la storia e l'evoluzione di una gloriosa casa editrice. È, insieme, un viaggio nella storia dell'illustrazione e dei suoi valori artistici e, ancora di più nel costume e nell'immaginario della nostra società. Scrisse bene Umberto Eco nel 1988: «Quanto ci hanno influenzato i romanzi della "Biblioteca dei mie ragazzi"? (...) Credo che per molti di noi sia stata all'origine della formazione del nostro immaginario».
DOVE & QUANDO
Da Pinocchio a Harry Potter. 150 anni di illustrazione italiana dall’Archivio Salani. 1862 - 2012 al Castello sforzesco di Milano fino al 6 gennaio 2013. Ingresso gratuito. Info: www.milanocastello.it, www.salani.it
Paolo Perazzolo