10/04/2012
Maria De Filippi in "Saranno famosi", anno 2002 (foto del servizio: Ansa).
Ti
penso e cambia il mondo, questo il titolo della canzone che Gianni Morandi e
Adriano Celentano hanno inciso (o stanno per farlo) insieme per suggellare il
sodalizio che ha portato il Festival di Sanremo sul picco di un grande ascolto,
ma anche sull’orlo di un clamoroso flop. Certo, se la missione era dare una
botta quasi fatale al Festival, la missione è compiuta.
Così, naufragando
abilmente sulle polemiche, Gianmarco Mazzi, direttore artistico del Festival con
contratto in scadenza e non rinnovabile, aveva già trovato nuovi amici
approdando alla corte di Maria De Filippi per la quale organizzerà un
“Sanremino” all’Arena di Verona, la sua città. L’evento dovrebbe consumarsi
prima che scoppi l’estate dopo che la nuova edizione di Amici avrà definito il
cast.
Chi lo presenterà? Morandi ha fatto sapere che con Celentano stanno
lavorando a un progetto comune, precisando”che non esiste solo la
Rai”. La domanda viene spontanea. Dove sennò? Mediaset gronda di quegli spot che
Adriano detesta, e poi è anche in “pausa-budget”, La 7 certo non può
permettersi di scritturarli a meno che non si impegnino a lavorare gratis. Mah,
mi sa che tutto resterà un bel sogno per i due sodali e noi non vivremo
nell’incubo di un’altra Celentanata a ruota libera.
La vera vincitrice alla
fine resta Maria De Filippi che, è notizia di questi giorni, avrebbe venduto i
diritti del suo Amici niente meno che alla TV americana. Com’è strano il
mondo dello showbizz: quando andò in onda per la prima volta lo spettacolo
della De Filippi si chiamava Saranno famosi ed era la fotocopia di un telefilm
che raccontava proprio la storia di una scuola per aspiranti cantanti attori e
ballerini. Per questione di decenza, e un intervento a gamba tesa da chi deteneva
i diritti in Usa, il format divenne Amici e prosperò tranquillo senza
cambiare molto. Ora se lo ricomprano gli americani.E non si potrà certo
chiamare Friends, perché era il titolo di una sitcom di enorme successo
qualche anno fa. Ma che importa: tutto fa Broadway.
Gigi Vesigna