Spoleto, tutti ad ascoltare le prediche

Il Festival propone un ciclo di prediche sui vizi capitali, affidate a personalità del mondo cattolico: Fisichella, Paglia, Ravasi, Bianchi, Sequeri, Rosini e Boccardo.

26/06/2012
Monsignor Fisichella ha ideato l'iniziativa del Festival di Spoleto sulle prediche sui vizi capitali.
Monsignor Fisichella ha ideato l'iniziativa del Festival di Spoleto sulle prediche sui vizi capitali.

Si inaugura il 29 giugno la 55ª edizione del Festival dei 2 Mondi di Spoleto con l’opera lirica Giro di vite tratta dal racconto di Henry James, con la regia di Giorgio Ferrara, anche direttore artistico del festival. Il festival dal respiro internazionale, come di consueto, alterna opera, musica, teatro, danza, arte ed eventi tra cui "I vizi capitali. Prediche nella chiesa di San Domenico", dal 29 giugno al 14 luglio.

Monsignor Fisichella, presidente del Pontificio consiglio per la promozione della nuova
evangelizzazione, contattato dall’organizzazione del Festival, spiega la sua decisione di partecipare alla creazione dell’evento: «Ho trovato inizialmente l’iniziativa quanto mai provocatoria perché proveniva da un ambiente laico e collocata all’interno di una manifestazione costituita da diverse iniziative di carattere culturale. Poi ho pensato che una provocazione come questa faceva ben sperare, infatti ho visto un’opportunità di autentica nuova evangelizzazione. Inoltre, parlare dei sette vizi capitali consente anche di parlare delle rispettive virtù e quindi si può proporre anche la prospettiva positiva di una vita di grazia e di fede».

Il ciclo di incontri, nato in collaborazione con il Pontificio consiglio per la nuova evangelizzazione, verrà aperto dallo stesso Fisichella che parlerà della superbia (29 giugno) a cui seguiranno le prediche di don Fabio Rosini, sacerdote romano, sulla gola (30 giugno), di monsignor Vincenzo Paglia sull’invidia (1 luglio), del teologo monsignor Pierangelo Sequeri sull’accidia (6 luglio), del cardinale Gianfranco Ravasi sulla lussuria (7 luglio), di Enzo Bianchi sull'ira (8 luglio), dell'arcivescovo Renato Boccardo sull'avarizia (14 luglio). I vizi capitali verranno proposti in un luogo sacro, la chiesa di San Domenico, ad ingresso libero e come spiega monsignor Fisichella: «Abbiamo cercato di ripercorrere le antiche prediche che venivano fatte soprattutto nel periodo quaresimale nel 700 in Francia; oggi i nostri “sette predicatori” faranno un annuncio che tocchi il cuore e la mente delle persone, senza retorica così da puntare di più al contenuto che all’espressione verbale.» E oggi più che mai il vizio capitale più diffuso da sempre è, secondo Fisichella, la superbia, infatti ricorda: «Gregorio Magno aveva già definito la superbia il padre di tutti i peccati capitali, come anche San Tommaso d’Aquino o Dante che la collocava nel primo girone del Purgatorio. Sant’Agostino, che ci riporta ancora una volta all’attualità del suo insegnamento, diceva che la superbia è il peccato più grande perché dalla superbia derivano tutti gli altri vizi. La superbia ha un triste primato che porta anche oggi ad innalzare se stessi e ad abbassare gli altri con arroganza e prepotenza, dimenticando che davanti a Dio gli uomini sono tutti uguali».

Una scena di "Lulu" messo in scena a Spoleto dal teatro che fu fondato da Brecht.
Una scena di "Lulu" messo in scena a Spoleto dal teatro che fu fondato da Brecht.

Tra gli altri appuntamenti del Festival: la sezione danza viene dedicata a Manuel Legris, Jorma Elo, Patrick De Bana, coreografi che hanno creato repertori innovativi per le loro compagnie, mentre per il teatro si assisterà al nuovo incontro tra Robert Wilson e il Berliner Ensemble, il teatro fondato da Bertolt Brecht, in Lulu di Frank Wedekind con le musiche di Lou Reed. Sandro Lombardi darà voce al giornalista Indro Montanelli in Io e…, mentre Luca Ronconi darà una personalissima versione di Pirandello con In cerca d’autore, studio sui Sei personaggi con gli allievi dell’Accademia nazionale d’arte drammatica “Silvio d’Amico”.

Ci saranno anche storie d’amore, quella tra due immigrati russi di In Paris da un racconto dello scrittore Ivan Bunin, premio Nobel nel 1933, e quella di un moderno Orfeo che vorrebbe salvare la sua Euridice in La discesa di Orfeo di Tennessee Williams, rappresentato per la prima volta in Italia da Elio De Capitani. Tra i tanti attori presenti anche Laura Lattuada, Michele Riondino e Vincenzo Salemme con nuovi spettacoli.

DOVE & QUANDO
Spoleto 55° Festival dei 2 Mondi dal 29 giugno al 15 luglio 2012. Info: tel. 0743/77.64.44; www.festivaldispoleto.com

Albarosa Camaldo
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