27/07/2011
Antonella Clerici, uno dei pilastri della programmazione Rai.
“La Rai deve farcela sfruttando tutte le sue risorse”. L’esordio del nuovo direttore generale Lorenza Lei non poteva essere più chiaro. Coraggio, dunque, contiamoci. Presto fatto: oggi come oggi di bravi presentatori ancora lontani dalla terza età la Rai ne ha sotto contratto soltanto tre, Fabrizio Frizzi , Carlo Conti e Antonella Clerici. Tre fedelissimi all’azienda , sempre pronti a “tappare” una falla nei palinsesti, e comunque in grado di condurre al meglio qualsiasi prima serata di varietà.
Non a caso la direttora Lorenza Lei ha affidato a Fabrizio la conduzione di Miss Italia, rìdotta però di una serata, mentre per Sanremo ha fatto subito il nome di Carlo Conti. In quanto alla Clerici, guai a chi le tocca i suoi fenomeni canterini in calzoni corti. Scelte obbligate anche perché immagino che al nuovo direttore generale sia piaciuto mercanteggiare con l’astuto Fabio Fazio che, facendo trapelare di essere quasi in parola con La 7, minacciava l’emigrazione. Per restare ha chiesto, e ottenuto, di sganciarsi a un certo punto da Viale Mazzini per affiancare Roberto Saviano nella conduzione di quattro delle otto puntate di Vieni via con me che andranno in onda proprio su La 7 a partire da maggio.
Un’operazione (inaudita) da maghetto del bluff perché mai e poi mai nella televisione di Tim gli avrebbero riconosciuto un cachet come quello della Rai - quasi due milioni di euro l’anno. Ma se è andata bene a Fazio, i conti per la direttora sembrano non tornare come li aveva previsti. Evidentemente nessuno l’aveva informata che Carlo Conti, eccellente conoscitore della musica, ama lavorare da solo o con la sua squadra e per questo non vuole intorno a sé altre persone. Si prende le sue responsabilità e, se sbaglia, paga di persona, niente super agenti titolari dell’ultima parola. Quindi niente direttori artistici – che poi al festivalè da anni è sempre quello, Gianmarco Mazzi, pupillo dell’onorevole La Russa, che ha affiancato con risultati a volte eccellenti ma in altre occasioni non esaltanti Bonolis e la Ventura, la Clerici e Morandi. E i risultati li ha portati a casa solo quando il conduttore prescelto ha preteso di scegliere le sce canzoni, come ha fatto Bonolis e nel 2011 Gianni Morandi.
Fiorello: sarà il salvatore della patria al Festival di Sanremo?
Così quando Carlo Conti ha fatto sapere che il Festival non era al
centro di suoi pensieri sono crollate le certezze e riapparsi i
personaggi di sempre. Subito è tornato in scena Mazzi, che oltretutto ha
ancora un anno di contratto come direttore artistico. Ma, soprattutto
in Rai, si parla sempre più frequentemente di un ennesimo ritorno
dell’Arcobaleno, che è il nome della società di Lucio Presta, e che ha
sotto contratto praticamente tutto il meglio disponile in fatto di
artisti, da Benigni sino a Facchinetti, ultimo arrivato ma non ancora
una promessa mantenuta.
Dunque se ritorna Presta la signora Lei dovrà usare tutta la sua
diplomazia e le sue capacità manageriali, già messe a dura prova da
Fazio. Perché, quando ha assunto la carica aveva onorato le sue
intenzioni (la Rai doveva farcela con le proprie forze) e quindi aveva
subito abolito il programma di Raiuno condotto da Paola Perego, la
moglie di Presta e ridimensionato la Domenica di Lorella
Cuccarini, altro puledro di razza della scuderia di quello che un tempo
era stato ballerino di fila di Pippo Baudo, ma ora Deus ex machina di
qualsiasi spettacolo prodotto dalla Rai, e in parte anche Mediaset.
Quindi la trattativa sarà duramente soft perché Presta, o chi per
lui, ha già fatto circolare la voce che il prossimo Sanremo, accorciato
di una serata per motivi di budget e di decenza, potrebbe esser condotto
da Gianni Morandi e Antonella Clerici, una coppia vincente. Morandi, mi
dicono, dopo un normale stato di atarassia dovuto allo stress, non
sarebbe ostile a ripetere l'esperienza. Oltre tutto Gianni,
intelligentemente, per l’ultima edizione aveva scelto di abitare in un
piccolo albergo – tre stelle ma molto confortevole - praticamente
dentro l’Ariston, dimostrando che anche una superstar sa adattarsi e
risparmiare. E si sa come di questi tempi la città di Sanremo non nuoti
nell’oro.
Ma, almeno così trapela, Presta per salvare il Festival vorrebbe
rispolverare L’isola dei famosi, affidandone la conduzione a Paola
Perego. Intanto non si sono ancora trovati i fondi per organizzare il
glorioso Premio Tenco, momento magico della miglior musica d’autore
italiana e straniera. Per ora soldi non ce ne sono e si sta pensando di
ridurre il tutto a una sola serata, un omaggio ai cento anni dalla
nascita del fondatore del premio Amilcare Rambaldi.
Però chissà che la dottoressa Lei non abbia già in mano un asso, ma
senza rendersene conto, che dovrà cercare di giocare ad ogni costo:
quel Fiorello che dopo il ritorno su Raiuno i lunedì di ottobre,
potrebbe davvero dare al Festival una carica nuova e tanta tanta
vitalità. Rosario pensaci su. In un colpo solo diventeresti il salvatore
di una Rai che ricerca gli antichi splendori.
In autunno, il debutto di Fiorello andrà in onda per qualche
settimana con l’annunciato debutto su La 7 di Romano Prodi, che ha
firmato un contratto per alcune puntate ambientate nelle aule
dell’Università di Bologna. Un vero e proprio trampolino di lancio per
il fatidico 2013 quando si dovrà scegliere il nuovo inquilino del
Quirinale. E il nome di Prodi è infatti già nei rumors del Palazzo.
Gigi Vesigna