24/11/2011
Sono quasi 350.000 i
lavoratori in nero e gli evasori totali e paratotali scoperti dalla Guardia di Finanza. L’imponibile recuperato dal contrasto all’evasione, invece, si aggira attorno ai
232,5 miliardi di euro. Un importo che è leggermente superiore al Pil prodotto da due grandi Regioni italiane come il Piemonte e la Toscana. Questo è l’ottimo risultato conseguito dalle Fiamme Gialle nella lotta all’evasione fiscale ed il lavoro nero registrato nel periodo che va tra il 2001 e il 2010.
Vediamo nel dettaglio i numeri, che sono stati elaborati dall’Ufficio studi della CGIA di Mestre. La crescita dell’imponibile recuperato è stata veramente esponenziale. In termini assoluti
si è passati dai 15,28 miliardi di euro accertati nel 2001 ai 49,24 del 2010 (+ 222% nel periodo). Secondo Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia di Mestre: «L’imponibile accertato ha assunto dimensioni rilevanti negli ultimi 4 anni. Il merito va alla politica adottata dall’Amministrazione finanziaria che ha intensificato in maniera encomiabile l’azione contro i grandi evasori e coloro che sono completamente sconosciuti al fisco».
Questi dati sugli evasori totali consentono, sempre secondo il segretario della CGIA di fare una ulteriore riflessione: «
Se verrà introdotta la patrimoniale, a pagare non saranno, ancora una volta, solo coloro che sono conosciuti al fisco, mentre chi è un evasore totale la farà franca ancora una volta? Non
è meglio potenziare l’attività di contrasto alla grande evasione che in questi ultimi anni ha dato ottimi risultati?».
Sempre nel periodo 2001/2011 sono stati individuati 350.000 persone non in regola:
81.770 evasori totali (persone completamente sconosciute al fisco) e paratotali (vale a dire contribuenti che hanno occultato oltre il 50% del loro giro d’affari) e
altri 267.355 che svolgevano un’attività completamente o parzialmente in nero.
Elena Zuccaro