08/03/2012
L’Imu sulla prima casa sarà più leggera dell’Ici, almeno
per quasi tutte le famiglie
con figli a carico. L’Imu, invece, peserà mediamente di più sulle tasche dei
proprietari di prima casa residenti a Roma (397 euro), a Bologna (345) e a Bari
(297). A questo risultato è giunta la CGIA di
Mestre
che ha fatto un confronto tra quanto si pagava di Ici qualche anno fa (tenendo
conto delle aliquote e delle detrazioni
applicate allora) e quanto si pagherà quest’anno con l’introduzione dell’Imu,
ipotizzando che tutti i Sindaci dei Comuni capoluogo analizzati in questa
simulazione applicheranno l’aliquota ordinaria del 4 per mille.
Inoltre,
nell’applicazione della nuova imposta, si è considerata la detrazione di 200
euro prevista dalla legge per ciascuna abitazione principale e gli ulteriori 50
euro che saranno riconosciuti per ogni figlio a carico (under 26), sino ad un
massimo di 8.
Per
le abitazioni di proprietari senza figli a carico, i vantaggi saranno di
tutto rispetto (vedi tab. 1) soprattutto per gli immobili ubicati a Savona
(-134 euro), a Taranto (-133 euro), e a Varese (-101 euro). Solo 33 Comuni capoluogo
su 101 (pari al 33% circa del totale) subiranno degli aumenti rispetto a quanto
pagavano con l’Ici. Gli incrementi più significativi interesseranno Bari (+70
euro), Roma (+71 ), Lecce (+72) e Venezia (+78 ).
Per
le prime case di proprietari con un figlio a carico (vedi Tab. 2) la situazione migliora
ulteriormente. Solo 8 Comuni capoluogo si troveranno a pagare di più rispetto a
quanto pagavano prima, mentre con ulteriori figli a carico in tutte le città
l’Imu sarà più leggera dell’Ici. «In linea generale», fanno notare dalla CGIA,
«quando la rendita catastale di un’abitazione principale supera i 620 euro,
l’Imu diventa più “pesante” rispetto all’Ici. Inoltre, per alcuni Comuni, l’Imu
con aliquota al 4 per mille dà un valore di imposta pari a zero. Ciò è dovuto
al fatto che le detrazioni applicate azzerano l’imposta».
Elena Zuccaro