Ultimo regalo di Tremonti: -17% acconto Irpef

Proprio all’ultimo momento il nuovo Governo ha firmato il decreto di attuazione che farà risparmiare ai contribuenti oltre tre miliardi di euro

24/11/2011

Una buona notizia per i contribuenti, che grazie alla burocrazia all’italiana, riesce comunque a creare dei problemi. L’acconto Irpef, da saldare entro il 30 novembre, scende dal 99 all’82 per cento. Una decisione del Governo Berlsconi che si era quasi persa nei cassetti del ministero dell’Economia. Solo mercoledì, grazie a un comunicato stampa, si è saputo che il decreto sta per essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e quindi entra in vigore all’ultimo momento.

Lo sconto non è marginale. Il 99 per cento di acconto si paga in due tranche: 40 per cento a luglio, 60 per cento a novembre. Per ogni mille euro di imposta dovuta, il contribuente ha già versato 396 euro quest’estate e ora avrebbe dovuto pagarne 594. Grazie al provvedimento della manovra di agosto, il saldo di novembre scende a 424 euro, ben 170 in meno ogni mille di Irpef.

Solo che, all’approssimarsi della scadenza, molti hanno già pagato. Che cosa fare? Secondo il comunicato del ministero, la cifra versata in più potrà essere compensata con il primo F24. Per dipendenti e pensionati che utilizzano il modello 730 e quindi si avvalgono dell'assistenza fiscale, i sostituti d'imposta tratterranno l'acconto applicando la nuova percentuale dell'82 per cento. Qualora sia stato già effettuato il pagamento dello stipendio o della pensione senza considerare tale riduzione, i sostituti d'imposta provvederanno a restituire nella retribuzione erogata nel mese di dicembre le maggiori somme trattenute. Naturalmente lo sconto sull’anticipazione verrà recuperato il prossimo luglio al momento della denuncia dei redditi 2011.

Si calcola che in questo modo lo Stato lasci nelle tasche di lavoratori dipendenti, autonomi, imprese personali, oltre tre miliardi di euro. Una boccata d’ossigeno per chi è in difficoltà e magari, insieme con le tredicesime, una piccola spinta ai consumi natalizi. Per Rete Imprese Italia (Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti): «Si tratta di una decisione molto importante che, oltre a consentire maggiore disponibilità finanziaria ai contribuenti Irpef in un momento di estrema difficoltà, permette alle numerose imprese personali, la cui situazione economica è peggiorata nel corso del 2011, di non anticipare tributi che potrebbero risultare non dovuti».

P.M.G.
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