24/11/2011
Una buona notizia per i
contribuenti, che grazie alla burocrazia all’italiana, riesce
comunque a creare dei problemi.
L’acconto
Irpef, da saldare entro il 30 novembre, scende dal 99 all’82 per
cento. Una decisione del Governo Berlsconi
che si era quasi persa nei cassetti del ministero dell’Economia.
Solo mercoledì, grazie a un comunicato stampa, si è saputo che il
decreto sta per essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e quindi
entra in vigore all’ultimo momento.
Lo sconto non è
marginale. Il 99 per cento di acconto si paga in due tranche: 40 per
cento a luglio, 60 per cento a novembre. Per ogni mille euro di
imposta dovuta, il contribuente ha già versato 396 euro quest’estate
e ora avrebbe dovuto pagarne 594. Grazie al provvedimento della
manovra di agosto, il saldo di novembre scende a 424 euro,
ben
170 in meno ogni mille di Irpef.
Solo che,
all’approssimarsi della scadenza, molti hanno già pagato. Che cosa
fare? Secondo il comunicato del ministero,
la
cifra versata in più potrà essere compensata con il primo F24.
Per dipendenti e pensionati che utilizzano il
modello 730 e quindi si avvalgono dell'assistenza fiscale, i
sostituti d'imposta tratterranno l'acconto applicando la nuova
percentuale dell'82 per cento. Qualora sia stato già effettuato il
pagamento dello stipendio o della pensione senza considerare tale
riduzione, i sostituti d'imposta provvederanno a restituire nella
retribuzione erogata nel mese di dicembre le maggiori somme
trattenute. Naturalmente lo sconto
sull’anticipazione verrà recuperato il prossimo luglio al momento
della denuncia dei redditi 2011.
Si calcola che in questo
modo lo Stato lasci nelle tasche di lavoratori dipendenti, autonomi,
imprese personali, oltre tre miliardi di euro.
Una
boccata d’ossigeno per chi è in difficoltà e
magari, insieme con le tredicesime, una piccola spinta ai consumi
natalizi.
Per Rete Imprese Italia
(Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti):
«Si tratta di una decisione molto importante che, oltre a consentire
maggiore disponibilità finanziaria ai contribuenti Irpef in un
momento di estrema difficoltà, permette alle numerose imprese
personali, la cui situazione economica è peggiorata nel corso del
2011, di non anticipare tributi che potrebbero risultare non dovuti».
P.M.G.