07/04/2011
È in vigore da ieri la nuova accisa sui carburanti destinata a finanziare il fondo sulla cultura (vai alla notizia). In questo modo, fino al 30 giugno ogni automobilista contribuirà con 0,73 centesimi di euro per ogni litro acquistato. Secondo le prime stime dell’associazione di consumatori Adoc, questo si tradurrà in un aumento di circa 40 centesimi a pieno.
Il commento. “Un ulteriore rincaro per un bene sempre più di lusso – dichiara Carlo Pileri, presidente dell’Adoc –tanto che è in costante diminuzione il numero di automobilisti abituali e stimiamo che entro fine anno il 10 per cento rinuncerà all’uso della macchina per muoversi. Ribadiamo la nostra contrarietà a ogni aumento dei prezzi dei carburanti”.
La controproposta. Il numero uno dell’Adoc sostiene inoltre che “invece di imporre nuove tasse, avrebbero dovuto essere tagliate di 8 centesimi le precedenti accise, per riportare il costo della benzina nella media europea”.
La accise introdotte in Italia sono: 1,90 lire per la guerra di Abissinia del 1935; 14 lire per la crisi di Suez del 1956; 10 lire per il disastro del Vajont del 1963; 10 lire per l'alluvione di Firenze del 1966; 10 lire per il terremoto del Belice del 1968; 99 lire per il terremoto del Friuli del 1976; 75 lire per il terremoto dell'Irpinia del 1980; 205 lire per la missione in Libano del 1983; 22 lire per la missione in Bosnia del 1996; 0,020 euro per il rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri nel 2004.
Marco Ratti