01/09/2011
C’è chi è tornato dalle vacanze entusiasta per aver trovato un albergo molto bello, un ristorante con ottimo menù, una struttura balneare piena di giochi per i bambini. Ma c’è anche chi è tornato deluso, se non arrabbiato, perchè le cose non stavano proprio come descritto su Internet o come altri utenti avevano raccontato nei loro giudizi. Forum e siti internet sono ormai diventati la fonte primaria per chi cerca informazioni su località turistiche e strutture alberghiere: il passaparola virtuale è veloce, permette di confrontare tante opinioni diverse, ma non sempre è veritiero.
Easyviaggio.com ha intervistato mille viaggiatori italiani, chiedendo loro qual è il “commento perfetto”. Quasi il 70% si affida solo a quelli firmati, non anonimi, meglio se corredati da fotografie, mentre un buon 63% chiede maggiori dettagli. L’opinione degli altri conta molto: secondo il 58% degli intervistati una recensione più o meno positiva è in grado di modificare la reputazione di un albergo. Niente più stelle, dunque, meglio avere un buon commento sul web.
La difficoltà sta nel saper distinguere un commento vero da uno falso: una polemica non da poco che ha visto recentemente sotto accusa il sito TripAdvisor, dove chiunque può lasciare un commento sugli alberghi dove ha alloggiato. Secondo SOS Albergatori però c’è un rischio: innanzitutto che qualcuno lasci commenti negativi, anche se di quell’albergo non hanno mai visto neppure il portiere, poi che qualche collega “furbetto” lasci recensioni positive su se stesso. Secondo TripAdvisor il rischio ovviamente c’è, ma è bene ricordare che le recensioni false sono un reato e pertanto punibili. Per controllare la veridicità dei commenti lasciati esistono appositi algoritmi, ma non sono la soluzione.
Un’idea è nata al portale www.book-a-break.com, da poco attivo anche in Italia: i commenti alle strutture possono essere lasciati solo da chi ha prenotato tramite il portale stesso, al termine del soggiorno e devono essere firmati. L’albergatore può replicare al commento, ma anche lui dovrà firmarsi. I commenti così potrebbero essere pochi, ma senza dubbio veritieri.
Eleonora Della Ratta