05/04/2011
Aosta è la
città più cara d’Italia, Siena la più conveniente. Tra una
città e l’altra ci sono differenze di prezzo fino al 220 per cento. Sono alcuni
dei risultati emersi da una ricerca condotta su tutte le provincie italiane
dall’associazione di consumatori Codacons insieme al sito Spesafacile.com,
specializzato nella raccolta e nel monitoraggio delle offerte promozionali in
supermercati e ipermercati.
Le modalità. La ricerca è stata condotta
esaminando le offerte promozionali della grande distribuzione ed è stata
analizzata la quasi totalità dei punti vendita presenti nel nostro Paese. Il
paniere utilizzato era composto da 28 beni, che rappresentano la spesa
settimanale tipo di una famiglia media (tra gli altri, sono stati inseriti generi
alimentari come latte, uova, pane, pasta, carne bovina e beni legati alla
persona come sapone, detersivo e dentifricio).
I risultati. Siena si è piazzata al
vertice della classifica del risparmio, risultando la città dove si spende
meno, ossia 49,83 euro per acquistare il totale del paniere considerato. La
provincia più cara, invece, è Aosta dove per gli stessi beni si spendono 63,83
euro.
Le dieci città più economiche sono
risultate: Siena (49,83 euro), Vibo Valentia (50,29), Potenza (50,98),
Arezzo (51,41), Modena (51,46), Matera (51,81), La Spezia (51,93),
Barletta-Andria-Trani (52,07), Caltanissetta (52,16), Palermo (52,24).
Sul fronte opposto, le più care sono:
Lecco (59,79 euro), Varese (59,84), L'Aquila (59,95), Sondrio (60,34), Novara (60,57),
Vercelli (60,96), Olbia-Tempio (61,19), Nuoro (61,49), Verbano-Cusio-Ossola (62,10),
Aosta (63,83).
I prodotti. La ricerca ha
evidenziato importanti differenze di prezzo da un bene all’altro. Un chilo di
riso, per esempio, va da 1 euro e mezzo a Potenza fino a 4,84 euro a Nuovo, con
una differenza del 220 per cento. Oppure il tonno in scatola (tre confezioni da
80 grammi) costa 1,80 euro a Siena e 4,49 ad Aosta (+149 per cento
La ricerca completa è disponibile all’indirizzo
internet www.carlorienzi.it.
Marco Ratti