29/03/2011
La prima colazione al bar negli
ultimi tempi sarà andata di traverso a qualcuno: per un caffè e un cornetto
si arriva a spendere in media quasi 2 euro, il 13,5 per cento in più rispetto
al periodo precedente. E non va molto meglio a chi si prepara qualcosa a casa,
dove si riesce a risparmiare qualcosa, ma si continua a spendere molto a causa
di rincari medi su tutti i prodotti interessati di circa il 3 per cento. A
dirlo è un’indagine condotta dall’Adoc.
In casa. «La crisi si avverte sin
dal mattino mentre si fa colazione», dichiara Carlo Pileri, presidente
dell’associazione di consumatori. «Tra le mura domestiche i rialzi maggiori li
hanno subiti la frutta (+11,1 per cento), i succhi di frutta (+7,6), le
merendine preconfezionate (+7,3) e il burro (+5,5)», chiarisce il numero uno
dell’Adoc. E rincari si sono registrati anche per zucchero (+2,9 per cento),
miele (+3,4), latte (+1,8), cereali (+1,9). Solo le fette biscottate e il
pancarré sono rimasti stabili.
Al bar. «Un classico caffè e
cornetto costa il 13,5 per cento in più rispetto all'anno scorso», osserva
ancora Pileri, «il cappuccino è aumentato del 9 per cento, un panino del 6,4,
un tramezzino del 2,3. Rincarano anche i prodotti a base di orzo: +3,7 per
cento per il cappuccino e i decaffeinati, stabili il tè e il caffè al ginseng».
Niente colazione. Secondo un
sondaggio dell'Adoc è in aumento il numero degli italiani che non fa colazione,
una scelta condivisa dal 15 per cento dei consumatori, il 7 per cento in più
dal 2007, quando iniziò la crisi. «I prezzi elevati dei bar spingono poi l'86
per cento dei consumatori a fare abitualmente, almeno 5 giorni a settimana,
colazione a casa», si legge in un comunicato dell’Adoc, «percentuale che scende
al 77 per cento nel weekend e durante le feste».
Marco Ratti