Con i vini l’Italia resta competitiva

Va bene l’export, ma dopo un 2011 di crescita si prevede un calo di vendite per i prossimi mesi

28/11/2011

Vendono, soprattutto all’estero, e puntano sul web per farsi conoscere: sono le aziende vinicole italiane che quest’anno registrano il record per le esportazioni: 11 milioni di ettolitri venduti fuori dall’Italia nei primi sei mesi. I migliori compratori si trovano in Russia e Cina, ma tengono anche i mercati storici (Germania, Regno Unito e Stati Uniti). Se c’è un settore, dunque, dove l’Italia resta assolutamente competitiva è quello del vino: secondo i dati del rapporto Mps-Ismea, infatti, a fronte di un calo quantitativo della vendemmia 2011 (42 milioni gli ettolitri raccolti nei vigneti) c’è stata una ripresa dei prezzi sia del vino che delle uve. Purtroppo, è prevista una flessione dell’1% nel 2012, ma il mercato tutto sommato tiene.  

L’Mps Wine Index, il primo “indice di competitività” del vino italiano, messo a punto dall'Area ricerche di Banca Monte dei Paschi di Siena, quest’anno ha tenuto conto anche di come le aziende del settore investono in comunicazione. I risultati, presentati nei giorni scorsi a Siena, rilevano come il 54% delle 103 aziende (38% del Nord Est, 35% del Nord Ovest, 18% del Mezzogiorno e 9% del Centro Italia), intervistate negli ultimi tre anni, hanno investito soprattutto nel web: un impegno che incide sul fatturato aziendale in media per il 6,5%. Un risultato ritenuto soddisfacente se due aziende su 3  dichiarano di non aver bisogno di sostanziali variazioni nelle politiche comunicative.
L’MPS Wine Index vuole essere uno strumento per misurare il benessere del settore: l’indice è calcolato come prezzo medio ponderato di quasi 100 vini di qualità, prodotti in regioni determinate, e vini da tavola. Dopo la forte contrazione registrata nel 2009 (-18,8%) e una sostanziale stabilità nei primi 8 mesi del 2010, l'aggiornamento dell'indice di competitività conferma una ripresa delle quotazioni dei prezzi all’origine sui livelli di ottobre 2008. Inoltre, lo studio evidenzia una forte correlazione tra l'MPS Wine Index e il future Liv-ex Fine Wine 100 Index, il principale benchmark dell’industria mondiale del vino, a conferma di come gli andamenti dei prezzi dei vini italiani risentano della situazione dei prezzi a livello internazionale. L’elevata correlazione e il rallentamento registrato dal future negli ultimi mesi rappresentano segnali poco incoraggianti per l’andamento dei prezzi dei vini italiani nel 2012: i prezzi continueranno a crescere per i prossimi 3 mesi ma a ritmi molto più modesti di quanto non abbiamo fatto nel corso del 2011. Possibile una successiva contrazione qualora le stime di recessione per l’economia italiana nel 2012 fossero confermate.

Martina Mosca
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