18/01/2012
Per chi è tornato a casa, ancora impaurito, ma con un
sospiro di sollievo, è l’ora di chiedere il risarcimento. Come in tutti i casi,
anche meno gravi, di viaggi finiti male i passeggeri hanno diritto al pagamento
dei danni e, nel caso della Costa Concordia, questo si associa al diritto di
costituzione di parte civile nel procedimento penale. Le associazioni dei consumatori si sono già attivate e non è escluso il
ricorso alla class action. Probabilmente, sugli aspetti che non riguardano
il procedimento penale, Costa Crociere aprirà un tavolo di conciliazione per
risarcire i danni subiti: difficili quantificarli, così come è difficile valutare
a quanto ammonta il valore dei beni lasciati da ciascuno sulla nave. Quando non
è quantificabile, la convenzione di Atene prevede un risarcimento forfetario di
circa 2.700 euro. Ma nel caso della Concordia è ancora tutto da vedere. Intanto Confconsumatori dà alcuni
suggerimenti.
Per coloro che vogliono formulare richiesta
civile di risarcimento, si consiglia di mandare
una raccomandata con ricevuta di ritorno entro dieci giorni lavorativi
dall'evento a Costa Crociere. Dal sito www.confconsumatori.it è possibile
scaricare copia di uno schema di
lettera. In realtà il termine di dieci giorni per l'invio della
raccomandata (previsto dal regolamento Costa) non è perentorio, come dimostra
l'art. 49 del Codice del Turismo, e come sottolineato dalla Corte di Cassazione
con una sentenza del 2011 che ha confermato che il mancato invio della lettera di reclamo entro dieci giorni non può
costituire decadenza del diritto al risarcimento del danno. In ogni caso,
per evitare infondate eccezioni, le associazioni è meglio spedire la lettera
raccomandata a/r rispettando il predetto termine di dieci giorni.
Per quanto riguarda l'entità delle somme che
si possono richiedere, il passeggero ha diritto al risarcimento dei danni
subiti sotto un duplice aspetto: alla persona e alle cose. È pertanto dovuto il risarcimento per la
distruzione o smarrimento di tutti i beni personali, che i turisti
portavano appresso nel viaggio. Tra questi vi sono anche denaro, gioielli e
documenti personali. Perciò è opportuno redigere un apposito elenco. I turisti
che hanno dovuto far fronte autonomamente a tutte le spese necessarie per
rientrare nelle proprie residenze, hanno diritto al loro rimbors. Comunque si
ha il diritto ad essere risarciti di tutti i danni di natura patrimoniale che
si possono dimostrare. Infine, ogni passeggero avrà diritto al rimborso delle
somme corrisposte per partecipare alla crociera. È importante conservare il
contratto di viaggio e qualsiasi altro documento ad esso collegato, nonché le
ricevute di tutte le spese che sono state effettuate a qualsiasi titolo.
Per quanto riguarda il
danno alla persona, nel caso in cui il
passeggero abbia subito delle lesioni
personali, ad esempio restando infortunato durante le operazioni di
salvataggio, ha diritto ad aver risarciti i relativi danni alla salute. Tutti i
passeggeri, a prescindere dagli eventuali danni alla salute subiti, hanno
diritto al risarcimento dei danni morali
e a quelli da vacanza rovinata.
Eleonora Della Ratta