16/02/2012
Nella seconda parte del 2011, quando lo spread con i titoli tedeschi ha cominciato a salire vertiginosamente,
le realtà produttive più colpite dalla stretta creditizia (credit crunch)
sono state quelle con sede in Calabria (-1,8%), in Molise e in Friuli Venezia
Giulia (-1,3%), in Piemonte (- 0,8%) e in Umbria (-0,7%). La macroarea più
penalizzata è stata il Nordest: assieme al Friuli Venezia Giulia
(-1,3%), anche il Veneto ha registrato una flessione dei prestiti alle
imprese pari al -0,2%.
Il calo si è verificato in 9 Regioni su 20, come
emerge dall’analisi condotta dalla CGIA di Mestre su dati della Banca d’Italia.
Valle d’Aosta (+5,4%), Liguria (+3,8%) e Lazio (+2,8%), invece, sono state le
regioni dove l’erogazione del credito ha subito gli incrementi maggiori: a
dimostrazione che il quadro generale non è stato tutto negativo. Però si sa già
che a dicembre l’erogazione
del credito a livello nazionale ha subito una contrazione del -2,2%. è probabile, sostiene la Cgia, che
questa flessione abbia assunto i valori più elevati in quelle Regioni che già
nei mesi precedenti erano state duramente colpite dalla stretta come, ad
esempio, il Nordest. Proprio quelle realtà territoriali dove sono
maggiormente presenti le piccole e micro imprese.
Elena Zuccaro