13/12/2011
Sono 7.468.607 le famiglie italiane che a Natale porteranno in tavola dolci artigiani, secondo un’indagine condotta dall’Osservatorio Ispo-Confartigianato. Tradizione, freschezza, qualità delle materie prime, cura della lavorazione sono le caratteristiche che, secondo la rilevazione di Confartigianato, fanno preferire al 30% della popolazione italiana i dolci natalizi realizzati da 42.633 pasticcerie e panifici artigiani attivi nel Paese. I più golosi di specialità artigiane legate alle prossime festività si trovano in Lombardia, con 1.300.601 famiglie che li prediligono rispetto ai prodotti industriali, e a Milano con 443.906 famiglie orientate su questa scelta. Seguono, a livello regionale, la Campania (695.360 famiglie) e la Sicilia (664.394 famiglie). Nella classifica provinciale, Roma e Napoli si classificano al secondo e terzo posto rispettivamente con 438.799 e 356.224 famiglie che a Natale consumeranno dolci artigiani.
Sotto controllo i prezzi di panettoni e pandoro, ma anche delle altre 1.332 specialità tradizionali e tipiche di ciascuna regione italiana. Confartigianato fa rilevare che, nonostante i forti rincari dei costi delle materie prime registrati in quest’ultimo anno (il prezzo dello zucchero è aumentato del 16%, quello della farina del 7,3%, quello del burro del 6,7% e quello delle uova del 3,5%) i pasticceri artigiani si sono impegnati a contenere gli aumenti al 2,6%, quasi un punto in meno rispetto al 3,4% del tasso di inflazione registrato nello stesso periodo.
La passione degli italiani per i prodotti alimentari artigiani dura tutto l’anno e, tra settembre 2010 e settembre 2011, ha contribuito a far aumentare dell’1,4% il numero delle imprese, pari a 1.227 aziende in più. Una crescita che porta a 88.732 le imprese artigiane del settore alimentare, con 260.609 addetti, in cui operano panificatori, pasticcerie, produttori di pasta fresca, laboratori di cioccolato, norcinerie, attività di lavorazione e conservazione di frutta e ortaggi, produttori di olio e di specialità lattiero-caseari, gelaterie, torrefazioni, produttori di vini, grappe, birre artigianali.
Ma i dolci della tradizione natalizia italiana sono protagonisti anche all’estero: ne sono stati esportati per un valore di 224 milioni di euro, con un aumento dell’8,6% rispetto ai primi 8 mesi del 2010. In testa ai Paesi più affezionati c’è la Francia, seguita da Germania e Austria. Dall’inizio dell’anno, i francesi hanno comprato 50,3 milioni di euro di dolci (pari al 22,4% del nostro export di questo tipo di prodotti). In Germania abbiamo esportato 35,8 milioni di pasticceria (15,9% del totale esportato), mentre in Austria il nostro export di dolci è pari a 16,8 milioni (7,5% del totale).