09/04/2011
Nel 2010 la propensione al risparmio delle famiglie, secondo l’Istat, si è attestata al 12,1 per cento, meno 1,3 punti percentuali rispetto all'anno precedente. Nell'ultimo trimestre, però, si è verificato un’inversione di tendenza rispetto all’andamento annuale, con una propensione al risparmio risalita al 12,4 per cento, superiore di 0,5 punti percentuali rispetto al trimestre precedente (ma comunque inferiore di 0,8 punti rispetto allo stesso trimestre del 2009).
Altro segnale positivo: sempre nell'ultimo trimestre del 2010 il potere di acquisto delle famiglie (cioè il reddito disponibile in termini reali) è aumentato dello 0,8 per cento rispetto al trimestre precedente, tornando sui livelli registrati alla fine del 2009. Ciononostante, nel complesso del 2010 le famiglie hanno subito una riduzione del loro potere d'acquisto dello 0,6 per cento; nel 2009 la perdita di potere d'acquisto era stata molto più elevata, pari al 3,1 per cento.
Nel 2010 il tasso di investimento delle famiglie si è attestato all'8,9 per cento, 0,2 punti percentuali in più rispetto al 2009.
Le società. Nel 2010 la quota di profitto delle società non finanziarie si è attestata al 41,5 per cento, 0,5 punti percentuali in più rispetto al 2009. Nel quarto trimestre 2010 la quota di profitto è stata pari al 42,2 per cento, in aumento di 0,2 punti percentuali rispetto al trimestre precedente.
Nel 2010 il tasso di investimento delle società non finanziarie si è attestato al 23,8 per cento, registrando una crescita di 1,5 punti percentuali rispetto a dodici mesi prima. Nel quarto trimestre 2010 il tasso di investimento è stato pari al 23,8 per cento, con una riduzione di 0,3 punti percentuali rispetto al trimestre precedente.