Il lusso come bene rifugio

Cresce l’investimento in preziosi, complice l’aumento di oro, argento e diamanti

02/11/2011

Negli ultimi cinque anni le più importanti aste internazionali di gioielli e preziosi hanno registrato una crescita di interesse e maggiori investimenti, come indica l’indice MPS Jewels Index (vedi tabella in allegato). Il comparto dei preziosi, infatti, ha una natura anticiclica e, con il rialzo dei prezzi dei metalli, il gioiello di lusso si conferma un investimento che crea valore. L’ufficio ricerche di Banca Mps ha condotto un’indagine per capire l’andamento del mercato: tra i vari beni rifugio il segmento gioielli mostra un progresso considerevole, con l’Mps Jewels Index che ha registrato un aumento del 160,8% negli ultimi 5 anni e un +16,5% nell’ultimo anno. 

Il successo di questo tipo di investimenti è da attribuire a due motivi principali: innanzitutto il gioiello è visto come un bene rifugio di garanzia, inoltre il valore del sottostante (come oro, argento o diamante) è cresciuto sensibilmente in questo periodo di recessione. L’oro, al pari dell’argento, diventa appetibile infatti quando tutte le altre opportunità di investimento mostrano elevata e prolungata volatilità. L’oro è storicamente anticiclico rispetto alla Borsa e, data la contestuale situazione di crisi che coinvolge gli altri strumenti finanziari, i metalli pregiati dotati di mercato ufficiale offrono una buona opportunità di investimento. Negli ultimi cinque anni l’oro è cresciuto del +144,4%, l’argento del +218,2%; nell’ultimo anno l’elevata crescita dell’argento (+97,8%) dipende soprattutto dalla spiccata volatilità, conseguenza di un mercato non molto vasto e la crescita della domanda del settore industriale.  

Nell'attuale congiuntura economica però è normale assistere a improvvise e violente cadute dei prezzi. L’oro ad esempio nel solo mese di settembre 2011 ha perso il 12%, ma secondo gli esperti di Mps si prevede un rialzo dei due metalli, fino almeno alla prossima primavera 2012. Anche il mercato dei diamanti risulta in positivo, anche per la forte domanda proveniente da Cina, India, Stati Uniti ed Europa. Complessivamente negli ultimi 5 anni il loro valore è aumentato del 55,2% e nell’ultimo anno del 15,2%.  Dall’analisi di Mps sulle prospettive dell’industria del gioiello italiano, infine, emerge che la crescita della produzione e dell’export risente più del rincaro dei metalli preziosi (soprattutto oro) che dell’incremento effettivo della domanda reale. Il legame tra oreficeria e moda sembra destinato ad aumentare anche in futuro, almeno per i marchi storici della gioielleria tradizionale italiana.

Eleonora Della Ratta
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