23/03/2011
Un aumento di 155 miliardi di euro in un anno, il 33% in più rispetto a 12 mesi prima: i prezzi delle materie prime hanno avuto un’impennata che, secondo l’ufficio studi di Confartigianato, sta mettendo in grave difficoltà i piccoli imprenditori artigiani che solo ora cominciavano a intravedere una lenta ripresa.
Gli effetti più evidenti si sono avuti in Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte, in particolare sui settori metallurgico e alimentare dove i rincari medi sia attestano rispettivamente al 37,1% e al 39,3%. Considerando i singoli materiali le percentuali di aumento sono ancora più alte: 147% per il cotone, 91,3% per la gomma, 73% per il frumento, 65,5% per la gomma. Questo si traduce in una erosione del margine di profitto per l’imprenditore, ma anche un aumento dei prezzi per i consumatori.
Aumenti anche sui mercati energetici con prezzi in salita del 9,8%, in particolare impennata per i carburanti: la benzina ha visto un incremento di quasi al 12%, il gasolio per autotrazione addirittura del 51,5%.
Eleonora Della Ratta