06/04/2011
Secondo un’indagine dell’Adoc, «il 43 per cento degli italiani partirà per
le vacanze di Pasqua». Detta in altri termini, quasi un italiano su due si
potrà godere un viaggio, magari breve, durante le prossime ferie. Tra chi avrà la possibilità di partire,
l’associazione di consumatori stima che il 56 per cento resterà fuori solo una
notte.
L’analisi. Per i poco meno di 6
italiani su 10 che rimarranno a casa per le vacanze di Pasqua «a pesare sono il
caro carburanti e i rincari per servizi e ristorazione», ha detto Carlo Pileri,
presidente dell’Adoc. E a Pasquetta «il 12 per cento farà solo una gita di un
giorno».
Gli aumenti. Per un pieno di
benzina, rispetto alla scorsa Pasqua si spendono 8 euro in più, 12 euro in più
per uno di gasolio. Altri aumenti dei prezzi si rilevano poi nei ristoranti
(+4,1 per cento), negli agriturismi (+4,6 per cento) e trattorie/pizzeria (+2,2
per cento). Sempre stando ai dati Adoc, il 25 per cento dei partenti, il 4 per
cento in più dello scorso anno, opterà per un pranzo al sacco preparato da
casa.
Le mete. Secondo questo studio, le
città d’arte continuano a essere le mete preferite, scelte dal 16 per cento
degli italiani, ma sale la quota di chi preferisce andare all’estero. Il 5 per
cento dei viaggiatori alloggerà per 3 o più notti fuori casa. Il locale
preferito per festeggiare resta il ristorante, «anche se la clientela è in calo
del 4 per cento». Vanno bene gli agriturismi (+3 per cento rispetto il 2010) e
il pranzo al sacco (+4 per cento), considerati più economici.