23/09/2011
Si riduce la spesa per i prodotti
alimentari ma non si rinuncia al telefonino di ultima generazione, all'iPad o ai prodotti di cura della persona come
creme e profumi: è quanto emerge dagli ultimi dati rilevati
dall'Istat sulle vendite al dettaglio di luglio secondo i quali
a fronte di un calo per le vendite degli alimentari
del 2 per cento rispetto allo stesso periodo del 2010, si registra un lieve avanzamento per quelle dei
prodotti informatici e di telefonica dello 0,2 per cento, mentre per la profumeria e la cura della persona si registra il calo
più contenuto fra l'insieme dei comparti (-1,4 per cento).
La crisi colpisce le vendite. In generale, a luglio le vendite al dettaglio sono
diminuite dello 0,1 per cento rispetto a giugno e del 2,4 per cento rispetto a
luglio 2010. L'Istat ha spiegato che si tratta del dato
tendenziale peggiore da gennaio 2010.
Nei primi
sette mesi dell'anno i prodotti di profumeria sono gli unici che
segnano un aumento (+0,3 per cento) rispetto allo stesso periodo del 2010. Un dato che sembra confermare la validità del cosiddetto "lipstick index", un indice inventato da Leonard Lauder per spiegare l'aumento delle vendite di rossetti durante la crisi economica dei primi Anni 2000.
Complessivamente, si è avuto un calo generalizzato tra i settori e un
arretramento dello 0,2 per cento per i prodotti alimentari. Questo dato,
segnala l'Istat, incorpora sia la dinamica delle quantità, sia
quella dei prezzi, e quindi a prezzi costanti la contrazione sarebbe ancora più
significativa.
Il calo più pesante rispetto allo stesso periodo 2010 è
quello per elettrodomestici, radio e tv (-7,4 per cento) e per supporti
magnetici e strumenti musicali (6,5 per cento), mentre tiene rispetto alla
media la spesa per l'abbigliamento (-1,9 per cento) a fronte di un calo
complessivo del 2,4 per cento delle vendite e le calzature e
articoli in cuoio con un -1,8 per cento.
Nei primi sette mesi dell'anno, segnano un calo consistente
soprattutto le vendite degli elettrodomestici (-3,9 per cento) e i
supporti magnetici e strumenti musicali (-4,1 per cento) ma anche
cartoleria, libri, giornali e riviste (-1,4 per cento), mentre le vendite
di calzature si mantengono stabili.
Alberto Pomodoro