14/09/2011
Nel 2011 uno studente su due compra testi usati. È questo il risultato emerso da una indagine condotta nella prima settimana di settembre da Krls Network of Business Ethics per Contribuenti.it Magazine. La ricerca indica che gli studenti che acquistano libri e dizionari usati sono aumentati in modo consistente tra il 2010 e quest’anno, passando dal 36 per cento al 49 per cento del totale.
La mappa. Napoli, Aosta, Pescara, Rimini, Roma, Firenze, Udine, Verona, Prato e Campobasso sono le città dove è più conveniente comprare libri usati, con sconti medi del 50 per cento, mentre Milano, Imperia, Torino, Genova, Bologna, Terni, Rieti, Salerno, Potenza e Caserta sono tra le città dove il risparmio non supera il 30 per cento. Anche quest'anno, comunque, gli affari migliori si fanno sul web, dove è possibile acquistare testi usati, e non sottolineati, con sconti che possono arrivare all’80 per cento.
I motivi. Le ragioni che spingono a non rivolgersi al mercato del nuovo sono soprattutto di carattere economico: il 41 per cento del campione parla di ristrettezze economiche, il 21 per cento mira a combattere il caro vita e per il 6 per cento un libro usato costerebbe comunque meno delle fotocopie.
Il consiglio. «Bisogna solo stare attenti a scegliere libri di testo in buono stato e a farsi rilasciare lo scontrino fiscale per una eventuale sostituzione – conclude Antonella Di Benedetto, neo direttore di Contribuenti.it Magazine – perché più volte è capitato di accorgersi solo a casa che i libri acquistati sono illeggibili perché sottolineati o troppo evidenziati».
Alberto Pomodoro