Senza contante la banca ingrassa

I pagamenti oltre i 1000 euro ora devono essere elettronici e a marzo le pensioni dovranno passare dal conto corrente. Tutte commissioni in più, anche se arriva qualche offerta speciale

13/02/2012

Il provvedimento del Governo che proibisce le transazioni in contanti d’importo superiore ai 1.000 euro è stato salutato come un segnale di lotta alla criminalità organizzata, di lotta all’evasione fiscale e di grande progresso. Affermazioni parzialmente vere, però… Facciamo subito presente che non è difficile, per vendite di due/tre mila euro provvedere a emettere due/tre ricevute per poter incassare contanti anziché assegni; certo, non si può fare per cifre molto superiori, ma intanto l’evasione spicciola potrà continuare a prosperare. Quanto alla criminalità organizzata è ormai da tempo “in guanti bianchi”, sposta miliardi con un click da una banca panamense ad una svizzera e non si preoccupa più di tanto di girare con mazzette vistose. L’unica cosa sicura è il grosso regalo fatto alle banche, che si troveranno con milioni di conti correnti di persone che finora non ne avevano. Molti saranno obbligati ad aprire un conto corrente, tutti saranno obbligati a chiedere un bancomat, molti saranno obbligati a chiedere una carta di credito. E ogni richiesta è fonte di commissioni, spese, balzelli di vario tipo a beneficio del sistema bancario. Alcune banche, in vista del “business”, si sono attrezzate per attirare la nuova clientela, specie i pensionati, che finora erano in gran parte “non bancarizzati”. E hanno predisposto forme per cercare di rendere il meno gravoso possibile l’impatto con la novità. Intesa San Paolo, ad esempio, ha lanciato dal primo febbraio un libretto nominativo denominato “Pensione per te” sul quale è possibile accreditare la pensione. Il libretto è abbinato a una carta che consente di prelevare contante gratuitamente dai 7.100 sportelli della banca. Inoltre i titolari del libretto non verseranno commissioni per il pagamento delle bollette. Costo effettivo zero, come sarebbe giusto per tutti. Unicredit ha predisposto Super Genius, un conto corrente che offre scritture gratuite illimitate e un canone azzerabile purché ci sia l’accredito della pensione e sul conto rimanga una giacenza minima di 2.500 euro. Un esempio diverso, che presenta il grave inconveniente di esporre il titolare al pagamento del bollo (34,20 euro l’anno) e al rischio di avere altri costi se la giacenza non rispetta il minimo fissato dalla banca. Insomma, attenzione alle “offerte speciali” ...

Gianluigi De Marchi
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