13/03/2012
Mini camere e spazi ridottissimi da ricordare il Renato Pozzetto di “Il
ragazzo di campagna”. Se pensavamo che
metri quadrati sempre più miseri fossero l’ultima frontiera, ora dobbiamo
ricrederci. In tempi di crisi la vera tendenza non è il monolocale, ma il
garage o il fondo commerciale diventato casa. E poco importa se la porta (a
vetri) dà su una strada trafficata o le finestre sono piccole. Di necessità
virtù, insomma, e chi ha un garage o un negozio riconverte gli immobili
abbracciando soluzioni come soppalchi o scale a chiocciola per sfruttare almeno
le altezze.
Secondo una ricerca di Immobiliare.it il 12% degli annunci relativi a
negozi riporta la possibilità di riconversione in abitazione. «La grande
distribuzione sta soffocando il commercio al dettaglio – spiega Carlo Giordano,
amministratore delegato di Immobiliare.it – e i negozi lungo le vie cittadine
perdono di interesse, con un conseguente crollo della domanda per questi locali
(-12% nell’ultimo anno). Da ciò deriva la loro trasformazione in veri e propri
loft cittadini, simili agli spazi industriali dismessi da cui da anni si
ricavano abitazioni di pregio, ma molto più piccoli e centrali.» La loro dimensione, tra i 50 e i 100 metri
quadri, li rende particolarmente adatti per chi compra o affitta rappresentano
la possibilità di avere un bilocale con un risparmio medio di oltre il 10% sia
sul prezzo a metro quadro, sia sul canone d’affitto.
Anche i box con più di vent’anni, ovvero quando ancora si costruivano a
livello strada, vengono trasformati in bilocali, tanto che la presenza di loft
è cresciuta nell’ultimo anno, mediamente, del 5%, con picchi del 9% a Bologna e
del 7% a Torino. Mentre a Milano e Roma, vista la carenza di spazi, questa moda
è in corso da tempo. Allo stesso modo le vecchie soffitte vengono svuotate e
trasformate in mansarde: poco importa se non c’è l’ascensore, il risparmio
del 20% rispetto a un appartamento garantisce l’interesse degli
acquirenti. In confronto ad un anno fa,
l’offerta delle mansarde è cresciuta di quasi il 7%, con picchi nelle città di
medie dimensioni come Firenze (+10%) e Parma (+9%). Riconvertire però non
è così semplice: l
a
normativa per il cambio d’uso dell’immobile fa riferimento al Testo
Unico dell’edilizia, ma
occorre considerare i piani regolatori dei singoli Comuni, che di volta in volta
determinano procedure diverse per ottenere il cambio catastale. Il rischio,
infatti, è di acquistare un box con l’intenzione di farne un loft di design e
non poter far altro che parcheggiarci l’auto.
Eleonora Della Ratta