A lavoro dopo la pensione

Gli enti locali possono richiamare gli ex dipendenti per prestazioni di natura accessoria

13/12/2011

Lavori di manutenzione di parchi e giardini, pulizia di monumenti e strade, riqualificazione degli edifici: sono le tante attività che possono fare i dipendenti pubblici, anche se in pensione. Attraverso l’uso di voucher, infatti, le pubbliche amministrazioni possono richiamare gli ex dipendenti per svolgere attività di natura accessoria, purché non si tratti di incarichi di consulenza, collaborazione, studio e ricerca. Una possibilità offerta agli enti locali dalla legge 191/2009, confermata da una circolare Inps dell’anno successivo (che specificava questa opportunità per comuni, province, città metropolitane, comunità montane, unioni di comuni e consorzi a cui partecipano enti locali) e su cui il ministero del Lavoro, consultato dall’Anci, ha fatto chiarezza nel novembre scorso.  Una notizia apparentemente tecnica, ma che invece può essere di largo interesse sia per le amministrazioni, che con l’uso dei voucher possono utilizzare la manodopera di personale “a tempo”, sia per i pensionati: nei primi cinque anni dall’addio al lavoro, infatti, si presenta di nuovo la possibilità di svolgere qualche mansione utile e non gravosa.

E.D.R.
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