28/11/2011
Riqualificazione professionale e aggiornamento sembrano le parole d’ordine per i lavoratori che vogliono superare la crisi economica e restare attivi sul mercato. Per le imprese, però, organizzare corsi di formazione per i propri dipendenti è un costo di non poco conto e non tutti possono permetterselo. Nelle ultime settimane si stanno moltiplicando le offerte per le aziende che vogliono investire in questo ambito e spesso è possibile aderire a corsi dichiarati gratuiti e organizzati dai fondi interprofessionali per la formazione continua.
Fondimpresa, che è tra i più importanti, finanzia il piano formativo delle imprese aderenti attraverso un “conto formazione”, mentre con il “conto sistema” vengono reperite risorse, partner e assistenza per le aziende più piccole. Per aderire, in realtà, entro il 30 novembre di ogni anno l’azienda affida a Fondimpresa il proprio contributo Inps pari allo 0,3%, in modo che i soldi versati vengano trasferiti al fondo dal 1 gennaio dell’anno seguente. Questo dà diritto all’adesione a corsi di formazione per operai, impiegati e quadri, organizzati in collaborazione con enti di formazione accreditati.
In Italia sono 18 i fondi interprofessionali che si occupano di formazione e per tutti vale la stessa modalità di adesione: se non disdetta entro il 31 ottobre, viene ritenuta automaticamente rinnovata per l’anno successivo. Ogni impresa può aderire solamente a un Fondo, anche di settore diverso da quello di appartenenza. Le nuove normative (circolare Inps 107/2009) permettono all’azienda una mobilità tra fondi, ovvero di trasferire a un nuovo fondo il 70% di quanto versato nel triennio precedente, al netto di quanto eventualmente già utilizzato per il finanziamento dei propri piani formativi. Per i datori di lavoro che non aderiscono ai Fondi Paritetici Interprofessionali, comunque, resta l’obbligo di versare all´Inps il contributo integrativo.
Per la lista completa dei fondi vedi Fondinterprofessionali.it
Eleonora Della Ratta