20/09/2011
Stretta di mano poco convinta, sguardo sfuggente, cattiva postura. Sono questi alcuni degli errori che possono mettere a rischio il colloquio di lavoro. È quanto emerge da un’indagine di Careerbuilder.it su un campione di oltre 100 manager italiani che hanno segnalato i primi 10 errori di linguaggio del corpo che un candidato può commettere e che potrebbero costargli la posizione.
Al primo posto c’è lo sguardo non diretto (62%), seguito da una stretta di mano debole (58%) o troppi spostamenti sulla sedia e cattiva postura (39 e 38%). Anche incrociare le braccia, giocherellare con qualche oggetto sul tavolo, gesticolare troppo con le mani o toccarsi i capelli sono atteggiamenti bocciati dai selezionatori. Infine, piacciono poco i candidati che non sorridono o stringono la mano troppo forte.
«C’è molta tensione associata ai colloqui di lavoro, durante i quali i candidati tentano di dare un’impressione positiva - dice Corrado Tirassa, Managing Director di CareerBuilder Italia -. I datori di lavoro non fanno solo attenzione a cosa dici, ma anche a come lo dici. Preparare risposte a probabili domande di un colloquio di lavoro e praticarle con qualcuno sono una buona idea».
Se però guardiamo i punti forti di un candidato al primo posto non c’è un atteggiamento, ma la competenza sul fronte delle lingue: i poliglotti piacciono al 36% dei manager, che apprezzano anche l’umorismo (19%), la capacità di essere informati (14%) e la conoscenza dei social media (11%). Gli esperti consigliano quindi di affrontare un colloquio con calma e riflessione, ma anche con la giusta preparazione: è bene fare ricerche sulla società e prepararsi una risposta alle domande più comuni.
Eleonora Della Ratta