Il lavoro aumenta, ma i giovani patiscono

Rispetto all’anno scorso gli occupati sono 141mila in più e la disoccupazione è all’8,3 per cento, una delle più basse in Europa

29/04/2011

L’economia italiana, seppur con andamenti ancora un po’ contradditori, sembra aver imboccato la via della ripresa.  Lo rileva l’Istat che oggi ha reso pubblici alcuni importanti.  

Cresce l’occupazione. A marzo 2011 gli occupati sono 22.977 mila unità, in aumento dello 0,5% (+111 mila unità) rispetto a febbraio. Nel confronto con l’anno precedente l’occupazione è in crescita dello 0,6% (+141 mila unità). L’aumento registrato nel mese è dovuto sia alla componente maschile, sia, e soprattutto, a quella femminile. Il tasso di occupazione è pari al 57,1%, in aumento di 0,3 punti percentuali sia rispetto a febbraio sia a marzo 2010. Anche il numero dei disoccupati (pari a 2.071 mila) registra una crescita del 2% rispetto a febbraio (+40 mila unità). L’aumento riguarda sia la componente maschile sia quella femminile. Su base annua il numero di disoccupati diminuisce del 2,5% (-53 mila unità). Dopo la lieve flessione di febbraio il tasso di disoccupazione risale di un decimo di punto e si attesta all’8,3%. Su base annua si registra invece una diminuzione di 0,2 punti percentuali. Dopo la riduzione registrata a febbraio, il tasso di disoccupazione giovanile sale di 0,3 punti percentuali, posizionandosi al 28,6%.  

Inflazione sì, ma l’Europa va peggio.
Nel mese di aprile, secondo le stime preliminari, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, comprensivo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,5% rispetto al mese di marzo 2011 e del 2,6% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente (era +2,5% a marzo 2011). L’inflazione acquisita per il 2011 è pari al 2,2%. L’inflazione di fondo, calcolata al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi, sale all’1,8% dall’1,7% di marzo 2011. Al netto dei soli beni energetici, il tasso di crescita tendenziale dell’indice dei prezzi al consumo è pari al 2,0% (era +1,9% a marzo 2011). In europa l’inflazione ad aprile è stata invece del 2,8 per cento, 0,2 per cento in più che in Italia  

Un po’ più di fiducia. Nel mese di aprile 2011 l’indice del clima di fiducia sale per le imprese del commercio (da 100,8 di marzo a 104,2 di aprile) e, seppur in misura molto limitata, anche per quelle dei servizi di mercato (da 97,7 a 97,9). Nel commercio, l’indicatore del clima di fiducia scende nella distribuzione tradizionale (da 107,7 a 106,5), ma sale in maniera accentuata nella grande distribuzione (da 95,9 a 105,1).

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